Quel giorno in marzo quando anche i papà piangono di gioia (o forse no?)

Un viaggio attraverso la Festa del papà: da commovente a commercialmente commovente
19 marzo 2024 di
Quel giorno in marzo quando anche i papà piangono di gioia (o forse no?)
Alessandro Liggieri

Il 19 marzo celebriamo i papà, quei supereroi senza mantello (ma con la pancia). Scopri come siamo passati dalle abbracciate agli hashtag. 

Quando i papà entrarono nel calendario 

Allora, mettiamoci comodi (o no, visto che probabilmente stai leggendo questo sul tuo telefono, schiacciato in un autobus o in piedi in una cucina disordinata). Oggi ti parlerò di una festività che ha strappato più di un sorriso imbarazzato e generato innumerevoli regali inutili: la Festa del papà.

Immagina un mondo senza la Festa del papà. Difficile, vero? Eppure, c'è stato un tempo in cui gli unici supereroi riconosciuti erano quelli nei fumetti, e i papà erano solo quei tipi che leggevano il giornale in silenzio alla fine della giornata. Nessuno pensava di dedicare loro un intero giorno di festeggiamenti. Perché, ammettiamolo, chi avrebbe mai pensato di celebrare il superpotere di assemblare mobili da un noto produttore svedese o di trasformare un barbecue in un evento degno di un reality show?

Ma poi, come per magia (o per marketing, che in certi casi è la stessa cosa), è nata la Festa del papà. E non stiamo parlando di una piccola celebrazione di paese, ma di un fenomeno globale che ha travolto figli e figlie con l'ansia da regalo perfetto. "Che cosa regalo a papà quest'anno?" è diventata la domanda che tormenta le menti dall'inizio dell'anno, peggio di "Ho spento il gas?" o "Dov'è il mio telefono?".

E così, carə amicə, ci troviamo qui, a riflettere su come una semplice idea sia diventata un pilastro della nostra cultura consumistica. Ma non temere, non sarò io a rovinarti la festa con discorsi troppo seri. Invece, ti guiderò attraverso questo viaggio storico con l'irriverenza che merita, perché se c'è qualcosa che ho imparato da papà, è che anche le lezioni più importanti possono essere insegnate con un buon senso dell'umorismo (e forse una birra in mano).

E così iniziamo la nostra avventura, esplorando come questa festa sia passata da un pensiero dolce e sentimentale a una corsa all'armamento di regali sempre più stravaganti. Preparati a un viaggio nel tempo, con qualche deviazione nel ridicolo, perché quando si tratta di papà, il ridicolo è sempre dietro l'angolo, pronto a sorprenderti con una battuta così secca da lasciarti a bocca aperta.

La grande evasione: da sentimentale a sensazionale

Bene, ora che abbiamo preso il largo su questa nave chiamata "Festa del papà", navigando tra le acque tempestose della storia e del commercio, è il momento di tuffarci nel cuore della tempesta. E per "cuore della tempesta", intendo quella serie infinita di regali che varierebbero tra il "Cosa diavolo dovrei farci?" e il "Ah, quindi hai davvero pensato che mi piacesse questo?".

Quindi, partiamo dall'inizio, quando la Festa del papà era solo una scusa per fare una pacca sulla spalla al vecchio e dirgli "Ehi, non è così male averti intorno". Era un tempo più semplice, dove un semplice "Grazie, papà" e una stretta di mano erano considerati un grande gesto. Ma poi, come un colpo di scena degno di un film di Hollywood, il commercio si è infilato in questa storia, trasformandola da un tranquillo picnic familiare a un rave party consumistico.

Immagina la scena: famiglie in preda al panico, vagando per i centri commerciali alla ricerca del regalo perfetto. "Papà ama il golf", pensa qualcuno, ignorando completamente il fatto che papà ha smesso di giocare al golf anni fa, dopo quel tragico incidente con il carrello. O "Forse gli piacerebbe un nuovo rasoio", dimenticando che papà sta coltivando la sua barba da marinaio da più di un decennio.

Ma non finisce qui. Oh no. Perché quando pensi di aver visto tutto, ecco che arrivano le pubblicità: "Compra questo ultimo gadget tecnologico che non userà mai!" o "Regala a papà un'esperienza che dimenticherà entro la prossima settimana!". E così, ogni anno, la posta in gioco si alza, con regali sempre più stravaganti che cercano di catturare l'essenza di essere papà, un'essenza che, a quanto pare, nessuno ha davvero capito.

Ma aspetta, c'è di più. Perché in questa corsa al regalo perfetto, abbiamo dimenticato una cosa fondamentale: i papà, per la maggior parte, sono creature semplici. Danno valore al tempo passato insieme, alle risate condivise, e sì, forse a quella partita di calcio guardata in compagnia, con una birra in mano e la promessa di non parlare di lavoro per almeno due ore.

E così, mentre ci avviciniamo alla fine di questo viaggio nel tempo (e nel portafoglio), ci rendiamo conto che forse, solo forse, la Festa del papà non riguarda i regali o le spese folli. Forse, proprio come quelle prime celebrazioni, tutto ciò che davvero conta è quel momento in cui diciamo "Grazie, papà" e lo intendiamo davvero. Perché, alla fine della giornata, i ricordi più preziosi non sono quelli che puoi comprare, ma quelli che costruisci. E questo, amicə, è il vero spirito della Festa del papà.

I papà, gli eroi non celebrati (a sufficienza) 

E così, dopo aver navigato attraverso la nebbia densa dei regali inutili e delle celebrazioni eccessivamente commercializzate, ci avviciniamo alla riva sicura della conclusione. Sì, amicə, abbiamo attraversato insieme le turbolente acque della Festa del papà, evitando gli scogli dei cliché e virando intorno ai vortici dei gadget tecnologici che sarebbero rimasti nella scatola fino alla fine dei tempi.

Ma cosa abbiamo imparato in questo viaggio epico, a parte il fatto che esistono circa settecentotrentadue modi per sbagliare il regalo perfetto per papà? Beh, per cominciare, abbiamo riscoperto che i papà, quegli enigmatici guardiani del telecomando e maestri indiscussi del barbecue, non hanno realmente bisogno di molto per sentirsi celebrati. No, non sto parlando di quell'abbonamento alla rivista di pesca che sembrava una buona idea all'epoca. Sto parlando di qualcosa di molto più semplice e infinitamente più prezioso: il tempo.

Sì, il tempo. Quel concetto sfuggente che sembra sempre sfuggirci quando ne abbiamo più bisogno. Chi avrebbe mai pensato che la risposta al dilemma annuale del regalo perfetto fosse così banalmente semplice? Forse, tutto ciò che i papà vogliono è passare del tempo di qualità con le persone che amano, facendo cose che amano - anche se questo significa solo sedersi in silenzio, gustando una birra e guardando il nulla, sapendo che la famiglia è lì, vicina.

E forse, solo forse, è questo il messaggio che dovremmo portare con noi da questa avventura: che la Festa del papà non è una corsa agli armamenti commerciali, ma un'opportunità. Un'opportunità per rallentare, per apprezzare le piccole cose, per dire a quegli uomini straordinari nella nostra vita quanto significano per noi, non attraverso regali costosi o gesti grandiosi, ma attraverso qualcosa di molto più semplice e profondo.

Allora, mentre chiudiamo questo capitolo e riponiamo il nostro elmetto da esploratore delle festività, ricordiamoci del vero spirito della Festa del papà. Ricordiamoci di celebrare non solo i papà, ma tutti coloro che hanno svolto quel ruolo nella nostra vita, con tutto il cuore e l'umorismo che meritano.

E quindi, carə lettorə, ti lascio con questo pensiero: la prossima volta che ti troverai a correre freneticamente in cerca del regalo perfetto per la Festa del papà, fermati un momento. Respira. E chiediti: "Non sarebbe meglio regalare un po' del mio tempo?".

Perché alla fine, "Ti do consigli, poi vedi tu...", ma ricorda: i migliori momenti sono quelli vissuti insieme, senza il bisogno di un'occasione speciale per celebrarli.

Perché te lo consiglio

Ti consiglio di approfondire la storia della Festa del papà perché, credimi, ogni festa che finisce con più birra in frigo e meno capelli sulla testa merita una standing ovation.

Perché non te lo consiglio

Non ti consiglio di approfondire la Festa del papà se pensi che basti una grigliata per festeggiare. C'è molto di più dietro quella facciata di macho indifferente. (Spoiler: a volte, dietro c'è un cuore d'oro). 

Ti do consigli, poi vedi tu...

  Qui, i papà non sono solo festeggiati; sono leggenda. E tu? Sei pronto a diventare parte della storia?

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Alessandro Liggieri 19 marzo 2024
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