L'8 Marzo: non solo mimose e cioccolatini

Quando le donne dissero basta e cambiarono il mondo (e non era una barzelletta)
8 marzo 2024 di
L'8 Marzo: non solo mimose e cioccolatini
Alessandro Liggieri

Immergiti nella storia incredibile ma vera dell'8 marzo, dove le donne hanno rovesciato le regole del gioco. Spoiler: non c'entrano le mimose. 

La giornata della donna: oltre un simbolo, una rivoluzione 

E ora, caro lettore, immergiamoci nella commedia dell'assurdo che è la storia delle donne in lotta per i loro diritti. Dopo il via libera degli States, il 1911 vide l'Europa salire sul carrozzone dell'emancipazione femminile. Germania, Austria, Svizzera e Danimarca si lanciarono nell'avventura. Immaginate una processione di donne con cartelli, facce determinate, e forse qualche uomo confuso che si chiedeva: "Ma cosa succede qui?". La scelta della data non fu un caso: il 19 marzo era il giorno in cui, decenni prima, le donne erano state... beh, gentilmente ignorate dal re di Prussia sulla questione del voto. Ah, la politica e le sue promesse!​​.

Ma aspettate, la storia diventa ancora più interessante. L'8 marzo 1917, a San Pietroburgo, le donne decisero che era il momento di farsi sentire. E come! Si precipitarono in strada, sfidando il freddo russo, per protestare contro la guerra, lo zar, e chi più ne ha più ne metta. Questo non era solo un piccolo raduno. No, no, era l'inizio di qualcosa di grosso. Un po' come quando ordini un antipasto e ti ritrovi con un banchetto completo. Quella protesta non solo portò all'abdicazione dello zar, ma diede il via alla Rivoluzione di Febbraio. E pensare che tutto iniziò con un gruppo di donne stufe di essere ignorate. Lenin, evidentemente colpito dalla loro determinazione (o forse solo per evitare altre proteste), decise di rendere l'8 marzo una festività ufficiale. "Mi spiace per il disordine, ecco una festa in cambio!" sembra dire la storia​​​​​​.

E se pensate che tutto ciò fosse abbastanza epico, beh, non avete visto nulla. Perché, come in ogni buona storia, il colpo di scena arriva quando meno te lo aspetti. Mentre in Occidente le donne continuavano a marciare e a gridare per i loro diritti, nell'Est Europa qualcosa di diverso stava bollendo in pentola. Dopo la rivoluzione bolscevica, l'8 marzo divenne un giorno di festa ufficiale in Unione Sovietica e in Cina, mostrando come un piccolo grido di protesta potesse trasformarsi in un ruggito globale. Insomma, chi l'avrebbe mai detto che un gruppo di donne in cappotti pesanti e sciarpe avrebbe potuto cambiare il corso della storia? E questo, amici miei, è solo l'inizio.

Perché l'8 Marzo è più di una scusa per regalare fiori

Che cosa ci insegna la storia dell'8 marzo? Che a volte, per ottenere quello che si merita, bisogna fare un po' di casino. Le donne dell'inizio del XX secolo non avevano app per organizzarsi, né social media per condividere i loro hashtag rivoluzionari. Avevano solo la loro voce, la loro determinazione e, ovviamente, una buona dose di coraggio.

Queste eroine in gonna hanno cambiato il mondo, una protesta alla volta. Hanno dimostrato che quando le donne si uniscono, anche lo zar più testardo deve fare un passo indietro. Grazie a loro, oggi possiamo votare, lavorare e, soprattutto, avere una voce in una società che un tempo preferiva vederci in silenzio.

L'8 marzo, quindi, non è solo una scusa per regalare fiori e cioccolatini (anche se non ci lamentiamo se ci capitano). È un promemoria di quanto lontano siamo arrivati e di quanto ancora dobbiamo lottare per la parità. È un giorno per celebrare le donne di ieri, di oggi e di domani. Quindi, la prossima volta che vedrete un mazzo di mimose, ricordatevi delle donne coraggiose che hanno reso possibile questa festa.

In sintesi, l'8 marzo è un po' come una serie TV con un cast tutto al femminile: piena di sorprese, momenti di tensione e, naturalmente, un finale che ti lascia speranzoso per il futuro. E a proposito di futuro, non dimentichiamoci che la lotta per l'uguaglianza continua. Perché, come diceva una saggia donna: "Non si finisce mai di lottare per i propri diritti. Soprattutto se sei una donna."

Perché te lo consiglio

Ti consiglio di approfondire l'8 marzo perché è più eccitante di un film d'azione: donne coraggiose, rivoluzioni e un pizzico di sarcasmo storico.

Perché non te lo consiglio

Non ti consiglio di approfondire l'8 marzo se preferisci la versione edulcorata della storia, quella con solo mimose e cioccolatini.  

Ti do consigli, poi vedi tu...

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Alessandro Liggieri 8 marzo 2024
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