Rinascimento: quando Platone e Giordano Bruno ci mettono del loro

Scopri come Platone ha trovato un nuovo amico nel Rinascimento.
8 agosto 2024 di
Rinascimento: quando Platone e Giordano Bruno ci mettono del loro
homoerectus, Alessandro Liggieri

La filosofia del Rinascimento ha visto il ritorno di Platone come una rock star. Giordano Bruno ha preso il microfono e ha fatto impazzire il pubblico con le sue idee folli.

Platone fa un comeback e Giordano Bruno lo accompagna

Hai mai pensato che il Rinascimento fosse solo pittura, sculture e un po' di architettura? Ripensaci, amico! Questo periodo è stato anche un vero e proprio revival di idee antiche, con Platone che fa il suo grande ritorno, e Giordano Bruno che aggiunge un tocco di follia.

Immagina Platone, quel vecchietto greco con la barba, che torna alla ribalta come una star degli anni '80. E poi c'è Giordano Bruno, nato nel 1548, un monaco domenicano che, annoiato dalla routine monastica, decide di diventare il ribelle filosofico del suo tempo. Bruno è come quel tuo amico che lascia il lavoro sicuro per girare il mondo, solo che lui lo fa per spargere idee che oggi farebbero impazzire i teorici delle cospirazioni.

Bruno prende le idee di Platone e le riveste di una nuova patina di pazzia. Platone parlava del mondo delle idee come della vera realtà, un po' come dire che il mondo dei meme su internet è più reale del mondo reale. Bruno fa un passo avanti e ci dice che l'universo è infinito e pieno di mondi come il nostro. Praticamente, se Platone fosse stato un DJ degli anni '90, Bruno sarebbe stato quello che remixava i suoi brani con suoni alieni.

Giordano Bruno non si fermava mai. Viaggiava per l'Europa come un vero filosofo rockstar, diffondendo le sue idee come fossero biglietti per il concerto dell'anno. Si fermava qua e là, da Parigi a Londra, sfidando chiunque osasse contraddirlo. Ed era così avanti che la chiesa cattolica, non esattamente nota per il suo senso dell'umorismo, decise che il suo show doveva finire. Tragicamente, nel 1600, Bruno fu arso vivo a Roma. Ma non fraintendermi, non sto parlando di un barbecue tra amici.

Giordano Bruno è il classico esempio di genio incompreso, quello che tutti ascoltano solo dopo che è andato via. Le sue idee sulla pluralità dei mondi e sull'infinità dell'universo oggi ci sembrano quasi ovvie, ma all'epoca erano roba da far girare la testa.

La cronologia folle del Rinascimento filosofico 

428-348 a.C.
Platone

Nasce e sviluppa l'idea del mondo delle idee. È come il primo DJ che crea il ritmo base su cui tutti gli altri costruiranno.

1463  
Firenze 

Marsilio Ficino traduce Platone. È come se avesse rispolverato i vecchi vinili di Platone e li avesse rimessi in circolazione.  

1548
 Giordano Bruno

Nasce Giordano Bruno. Da subito si capisce che non sarà un bambino tranquillo.  

1576
I domenicani

Bruno lascia il convento domenicano. È come quando la rockstar lascia la band per la carriera solista.  

1538-85
Oxford

  Bruno a Oxford. Qui sfida i professori come un vero ribelle del pensiero.

1600
Il rogo

Bruno viene condannato e arso vivo. Il mondo perde una delle sue menti più brillanti, ma le sue idee sopravvivono.  

Il gran ritorno di Platone: Giordano Bruno lo porta sul palco

Platone e il suo mondo delle idee hanno trovato un fan sfegatato in Giordano Bruno. Platone parlava di idee pure, perfette, come se il mondo reale fosse solo una brutta copia di qualcosa di molto più figo. Bruno prende questa idea e la infila in un frullatore, aggiungendo un pizzico di follia.

Per Bruno, l'universo era infinito e pieno di vita. Ogni stella poteva avere il suo sistema di mondi, un po' come dire che ogni playlist su Spotify ha il potenziale per diventare un successo. Bruno era convinto che non esistesse un centro dell'universo, e che la terra fosse solo uno dei tanti granelli di sabbia in una spiaggia infinita.

E poi arriva la chiesa: l'inquisizione e il finale tragico 

L'inquisizione non apprezzava molto le idee di Bruno. Per loro, il pensiero che esistessero infiniti mondi era un attacco diretto al loro potere. Così, Bruno fu processato per eresia. Nonostante tutto, rimase fermo nelle sue convinzioni fino alla fine, mostrando un coraggio che oggi ci fa ancora riflettere.

Giordano Bruno: il ribelle che amava Platone

Giordano Bruno è stato un ribelle, un uomo che ha sfidato i limiti del pensiero del suo tempo. Le sue idee erano rivoluzionarie, il suo coraggio ineguagliabile. Anche se la sua vita è finita tragicamente, il suo pensiero vive ancora. Bruno ci ha insegnato che il vero coraggio sta nel pensare liberamente, anche a costo della propria vita.

Perché te lo consiglio

Te lo consiglio perché Bruno, con le sue idee pazze e il suo coraggio da vendere, ci mostra quanto possa essere potente la libertà di pensiero. Se ti piacciono le storie di ribelli che sfidano il sistema, questo è il filosofo per te.  

Perché non te lo consiglio

Non te lo consiglio perché, ammettiamolo, Bruno può essere un po' pesante. Le sue idee non sono esattamente leggere e richiedono un po' di impegno mentale. Se cerchi qualcosa di meno impegnativo, forse è meglio scegliere un'altra lettura.

Rinascimento: quando Platone e Giordano Bruno ci mettono del loro
homoerectus, Alessandro Liggieri 8 agosto 2024

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