David Hume, il filosofo che ha messo in discussione tutto, perfino la logica dietro il caffè che bevi al mattino. Non sei sicuro di voler leggere questo post? Neanche Hume lo sarebbe stato.
Chi di dubbio vive, di Hume perisce
Sei lì tranquillo a pensare di avere il controllo della tua vita, delle tue decisioni, del tuo pranzo a base di pizza. E poi arriva David Hume, che con il suo sorriso (immaginario) ti dice: "Sicuro di sapere qualcosa? Io ho i miei dubbi". E così crolla tutto: la tua convinzione, la certezza che il sole sorga domani e perfino il tuo entusiasmo per il tiramisù. Hume non si accontentava di vivere in un mondo dove le cose semplicemente accadono. Lui voleva sapere il perché e, spoiler, il perché non sempre lo trovava.
Filosofo scozzese del XVIII secolo, Hume era un maestro dell’arte del dubbio e un campione nel mandare in confusione menti brillanti. Pensa a lui come a quell’amico che ti interrompe ogni volta che dici qualcosa di sicuro, chiedendoti: "Ma sei proprio sicuro?" Dopo un po’, gli vuoi bene lo stesso, anche se ti ha rovinato l’idea che tutto sia certo. Sì, sto parlando di David Hume, il filosofo che ha reso il dubbio un'arte e ha rivoluzionato il modo di pensare... e di rovinare cene tranquille tra amici.
La cronologia di un filosofo che amava confonderti
David Hume non è nato con il dono del dubbio: se l’è coltivato con il tempo. Vediamo insieme i momenti salienti della sua vita filosofica:
Nasce il piccolo David
E subito ci si domanda: "Ma è veramente nato? O è solo una percezione della realtà?"
Pubblica il "Trattato sulla natura umana"
Hume ci introduce al suo amore per la domanda che tutti odiamo: "Come fai a sapere che è vero?" Improvvisamente il pane e il vino non sono più solo pane e vino, ma esperienze sensoriali discutibili.
Il "Saggio sull’intelletto umano" fa tremare il mondo della filosofia
Hume afferma che la causalità, quella cosa che diamo per scontata tipo "spingo la porta, la porta si apre", potrebbe essere solo un’illusione. Grazie, David, ora ogni porta è un enigma.
Pubblica "Storia naturale della religione".
Qui Hume alza la posta, mettendo in dubbio la religione, i miracoli e il perché il Wi-Fi non funziona mai quando serve.
Hume muore, ma lascia un’eredità filosofica che ci farà venire mal di testa per secoli
Come un buon vino che migliora col tempo, anche i dubbi di Hume continuano a fermentare nelle menti di chiunque osi leggerlo.
Perché Hume ti fa dubitare persino del tuo gatto
David Hume ci ha lasciato con una filosofia che non ti permette mai di rilassarti del tutto. Sei sicuro che la tua sedia esista davvero? O forse è solo una percezione, una concatenazione di sensazioni? Ogni certezza si dissolve sotto l’esame minuzioso di Hume. Quindi, mentre chiudi il libro o spegni lo schermo, hai un solo pensiero: "E se tutto quello che ho letto fosse solo una mia impressione?" Bravo, David. Missione compiuta.
Perché te lo consiglio
Te lo consiglio perché Hume ti insegna che la nostra arroganza di "sapere tutto" è, in realtà, la nostra più grande debolezza. Se vuoi metterti alla prova e farti domande scomode sui difetti umani (come il nostro bisogno di certezze), Hume è la persona che fa per te.
Perché non te lo consiglio
Non te lo consiglio perché potrebbe farti dubitare anche delle cose più banali, tipo il perché hai deciso di leggere un post su Hume alle due di notte. E se non è reale?
Why I recommend IT
I recommend it because Hume teaches us that our arrogance of "knowing everything" is, in reality, our greatest weakness. If you want to challenge yourself and ask uncomfortable questions about human flaws (like our need for certainty), Hume is your guy.
Why I Don't Recommend IT
I don’t recommend it because it might make you doubt even the simplest things, like why you decided to read a post about Hume at 2 AM. And if it's not real?