Descartes: fra mente e materia

Un viaggio ironico nel dualismo filosofico.
29 agosto 2024 di
Descartes: fra mente e materia
homoerectus, Alessandro Liggieri

Scopri il dualismo cartesiano: mente e materia secondo Descartes. Un viaggio ironico e affascinante nel pensiero del filosofo. Sei pronto?

La doppia vita della realtà: Descartes e il suo dualismo

Hai mai sentito parlare di un tizio che divide tutto in due solo per complicarti la vita? Bene, oggi ti presento René Descartes, il maestro del dualismo. Secondo lui, la realtà si divide in due regni: quello della mente, dove fluttua la tua coscienza, e quello della materia, dove scontri il mignolo contro il comodino. Sì, hai capito bene, la tua mente e il tuo corpo sono due entità separate, come il burro di arachidi e la marmellata, ma senza la bontà di un sandwich.


Immagina un filosofo con una spada laser, tagliando la realtà in due come un Jedi. Ecco Descartes, un uomo che ha deciso che l'universo era troppo semplice così com'era e ha pensato bene di complicarlo un po'. Non che ci fosse nulla di male nel voler capire meglio come funzionano le cose, ma diciamo che Descartes ha preso questa missione molto, molto sul serio.


René, o come lo chiameremmo oggi, il "divisore di mondi", ha passato buona parte della sua vita a riflettere sulla natura della realtà. E non stiamo parlando di un paio di pensieri sparsi tra un caffè e l'altro, ma di un'intera filosofia costruita su questa dicotomia. Da una parte c'è la mente, la res cogitans, quel luogo misterioso dove nascono le idee, i sogni e, sì, anche le paranoie. Dall'altra c'è la materia, la res extensa, il mondo fisico che possiamo toccare, vedere e dove inevitabilmente inciampiamo.


Se stai pensando che tutto questo sembri un po' esagerato, beh, non sei il solo. Ma tieni duro, perché il viaggio attraverso la mente di Descartes è pieno di sorprese, ironia e, perché no, un pizzico di genio folle.

La notte dei sogni e il risveglio del filosofo

René, il nostro eroe, aveva una vita che sembrava una sitcom. Una notte del 1619, dopo aver sognato di essere inseguito da fantasmi (no, non stava guardando Netflix), decise che il mondo aveva bisogno di capire cosa fosse reale e cosa no. Da quel momento in poi, la sua missione era chiara: dividere l'indivisibile.

Immagina Descartes che si sveglia di soprassalto, con i capelli spettinati e gli occhi sgranati. "Ecco la soluzione!" esclama. In quel momento, probabilmente, nessuno nella casa capì di cosa stesse parlando. Ma per René, era l'inizio di una nuova era.

Decise di dedicarsi anima e corpo (ops, dovremmo dire mente e materia) alla sua nuova filosofia. Si chiuse in una stanza con una penna e tanta carta, e iniziò a scrivere. Le sue idee presero forma e alla fine nacquero le "Meditazioni metafisiche". Un'opera che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui vediamo il mondo. O almeno, il modo in cui alcuni filosofi vedono il mondo.

Una cronologia ironica

1596
Nasce René Descartes

Nasce René Descartes, il futuro "cervellone" che avrebbe sconvolto la filosofia. A quel tempo, nessuno sospettava che il neonato avrebbe diviso il mondo in due. Probabilmente neanche lui, mentre stava ancora cercando di capire come funzionavano le sue mani.

1619
La ricerca della verità

In una notte di "folli" sogni, Descartes decide di dedicare la sua vita alla ricerca della verità. Sì, proprio come un supereroe, ma senza mantello. Immagina un giovane René che si sveglia tutto sudato, con un'illuminazione: "E se dividessi tutto in due? Suona divertente!"

1641
Meditazioni metafisiche

Pubblica le "Meditazioni metafisiche", dove presenta la famosa distinzione tra mente e corpo. Immagina il caos nelle menti dei filosofi! Era come lanciare una bomba filosofica: chiunque leggesse le sue opere finiva per chiedersi se stava pensando con la mente o con il corpo. Una confusione totale, ma anche un vero spasso per gli amanti della filosofia.

1650
Muore René Descartes

Descartes ci lascia, ma il suo pensiero continua a far discutere e filosofeggiare, facendo alzare sopracciglia e sorrisetti ironici. Anche dopo la sua morte, Descartes continua a essere il protagonista delle discussioni filosofiche. La sua idea di dividere la realtà in due continua a intrigare e a far venire il mal di testa a generazioni di studenti.

Un dualismo da oscar

René Descartes ci ha regalato una filosofia che è come una serie TV con un finale a sorpresa. Ha messo in scena la battaglia epica tra mente e materia, facendo sembrare la filosofia una puntata di "Game of Thrones". E tu, caro lettore, sei il fortunato spettatore di questo show.

Immagina di essere in un cinema, con il pop-corn in mano, mentre guardi la grande battaglia tra la mente e la materia. Da una parte, il cervello che pensa e riflette, dall'altra, il corpo che si muove e agisce. Due mondi in perenne conflitto, ma anche in perfetta armonia.

Descartes ha fatto di più che dividere il mondo in due. Ha creato una narrazione che ci permette di esplorare i misteri dell'esistenza umana. La sua filosofia ci invita a riflettere su chi siamo veramente e su come funzioniamo. E, ammettiamolo, c'è qualcosa di affascinante in tutto questo.

Perché te lo consiglio

Te lo consiglio perché Descartes, con il suo dualismo, ci mostra quanto possiamo essere complicati e affascinanti. La sua filosofia è un promemoria che la mente e il corpo sono due mondi che devono convivere, anche se a volte si fanno gli sgambetti. E poi, diciamocelo, non c'è nulla di più divertente che immergersi nei pensieri di un filosofo un po' pazzo.

Perché non te lo consiglio

Non te lo consiglio perché il dualismo di Descartes può far venire il mal di testa. Se non ti piacciono i rompicapi filosofici e preferisci una vita senza troppi dubbi esistenziali, potresti trovare questa filosofia un po' troppo impegnativa. Meglio una bella passeggiata all'aria aperta, senza pensare troppo a come funziona tutto.

Descartes: fra mente e materia
homoerectus, Alessandro Liggieri 29 agosto 2024

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