La piramide Cestia a Roma è una gemma architettonica che sembra uscita da un crossover tra Roma e l'Egitto. Vieni a scoprire la sua storia e perché dovresti vederla!
Una piramide egizia a Roma? Sì, Esiste davvero!
Allora, immagina di passeggiare per Roma e, tra un gelato e una visita al Colosseo, sbuchi fuori dal nulla una piramide. No, non sei finito in una versione alternativa della storia. La piramide Cestia, alta ben 36 metri, è rivestita di marmo bianco e sembra uscita direttamente dal Nilo. Situata nel quartiere Testaccio, vicino a Porta San Paolo, è stata costruita intorno al 12 a.C. come tomba per il magistrato romano Gaio Cestio. Questo bel pezzo di architettura è il frutto del delirio di grandezza di Cestio che, probabilmente, voleva fare un dispetto agli altri romani e dire: "Guardate cosa posso costruire!". Così, se ti senti un po' esploratore o solo vuoi vantarti di aver visto una piramide a Roma, questo è il posto giusto per te.
Dall'Egitto a Roma: la pazza storia della piramide Cestia
Il capriccio di Gaio Cestio
Nel primo secolo a.C., Roma era tutta un brulicare di monumenti e architetture grandiose. Ma Gaio Cestio, magistrato e fan dell’Egitto, decise di alzare l'asticella. "Perché non costruire una piramide?" pensò. E così fece. Con un testamento che imponeva la rapida costruzione, la piramide fu completata in soli 330 giorni. Mossa audace, Gaio!
Parte delle mura aureliane
Saltando avanti al terzo secolo, arriviamo all’imperatore Aureliano. Costui, forse pensando "Perché no?", decise di incorporare la piramide nelle mura difensive di Roma. Un modo davvero originale di utilizzare una piramide, non credi? E così, la piramide Cestia è diventata un elemento fondamentale per proteggere la città eterna. Quando si dice sfruttare l'architettura a proprio vantaggio!
Dimenticata e riscoperta
La piramide Cestia cadde un po' nel dimenticatoio, sepolta tra le meraviglie di Roma. Fu riscoperta con un certo entusiasmo nel XVII secolo quando gli archeologi cominciarono a scavare e a chiedersi cosa ci facesse una piramide nel bel mezzo della capitale italiana. Da allora, è diventata un punto di interesse per tutti gli amanti delle curiosità storiche.
Curiosità stravaganti sulla piramide Cestia che devi conoscere
Il faraone romano
Si racconta che, durante la costruzione, Gaio Cestio abbia preso talmente sul serio il suo progetto da iniziare a vestirsi come un faraone egizio. Immagina la scena: un magistrato romano con gonnellino di lino e sandali, che passeggia per Roma con l'aria di chi sa cosa sta facendo. Forse voleva convincere i romani che una piramide fosse proprio quello che mancava alla città.
Un rifugio per gatti
Nel corso dei secoli, la piramide è diventata anche un rifugio inaspettato per i gatti di Roma. I felini sembrano aver apprezzato la tranquillità del luogo, trasformando la piramide in una sorta di hotel a cinque stelle per gatti randagi. Quindi, se visiti la piramide, non sorprenderti se incontri un "gatto faraone" che ti fissa con aria di superiorità.
L'incorporazione nelle mura
Un altro fatto curioso è che la piramide Cestia è una delle pochissime piramidi al mondo ad essere incorporata nelle mura di una città. Quando l'imperatore Aureliano decise di usarla come parte delle sue fortificazioni, probabilmente pensava: "Se va bene per difendere l'Egitto, andrà bene anche per Roma". E così la piramide è diventata una parte integrale delle difese della città, mescolando praticità e stravaganza architettonica.
Perché te lo consiglio
È un mix di cultura egizia e romana che non troverai da nessun'altra parte. E poi, quanto spesso puoi dire di aver visto una piramide a Roma?
Perché non te lo consiglio
Sei un purista delle piramidi egiziane e pensi che una piramide romana sia un affronto alla tradizione? In tal caso, meglio andare direttamente al Cairo.
