La fontana delle tartarughe a Roma: il gioiello che nessuno conosce

Scopri la magia nascosta della fontana delle tartarughe
3 luglio 2024 di
La fontana delle tartarughe a Roma: il gioiello che nessuno conosce
homoerectus, Alessandro Liggieri

Scopri la Fontana delle Tartarughe, un gioiello rinascimentale nascosto a Roma. Una tappa imperdibile per chi cerca angoli di storia poco conosciuti e affascinanti nella città eterna.

Scopri la magia nascosta della fontana delle tartarughe 

Benvenuto a Roma, la città dove ogni pietra ha una storia e ogni fontana ha… beh, delle tartarughe. E non parliamo di tartarughe qualunque, ma di quelle della Fontana delle Tartarughe, un piccolo angolo di meraviglia nascosto nel cuore del rione Sant'Angelo.

Mentre tutti si affollano attorno ai soliti sospetti – Colosseo, Fontana di Trevi, Pantheon – tu puoi fare un tuffo nell'insolito e scoprire una fontana che probabilmente non sapevi nemmeno esistesse. La Fontana delle Tartarughe, con le sue eleganti sculture in bronzo e marmo, è un capolavoro del Rinascimento che non riceve l'attenzione che merita. Situata in Piazza Mattei, questa fontana ti invita a prenderti una pausa dal caos turistico e a goderti un pezzo di storia meno conosciuto.

Cosa rende questa fontana così speciale? Forse è la delicatezza con cui le tartarughe sembrano scalare i delfini di marmo, o forse è semplicemente il piacere di scoprire qualcosa di nuovo in una città piena di meraviglie. Qualunque sia il motivo, la Fontana delle Tartarughe è un'esperienza che vale la pena di vivere. E se ti stai chiedendo perché proprio le tartarughe… beh, questa è una storia che potresti voler scoprire da solo.

Quindi, la prossima volta che ti trovi a Roma, fai una deviazione dalla solita rotta turistica. Visita la Fontana delle Tartarughe e lascia che la sua magia nascosta ti conquisti. Potresti trovare molto più di quanto ti aspettassi.

Un gioiello nascosto nel cuore di Roma

Nel tranquillo rione Sant'Angelo, lontano dal caos turistico che affligge Roma come una perenne emicrania, si trova un piccolo angolo di paradiso che pochi conoscono: la Fontana delle Tartarughe. Sì, hai capito bene, tartarughe. Non le solite rovine romane o chiese barocche, ma una fontana con tartarughe in bronzo che sembrano appena uscite da una sessione di meditazione yoga.

Questa fontana, costruita nel 1581 e progettata da Giacomo della Porta, è un perfetto esempio di eleganza rinascimentale. È situata in Piazza Mattei, una piazza che non troverai nelle guide turistiche mainstream, ma che dovrebbe essere nella lista di chiunque ami scoprire il lato meno conosciuto di Roma.

Le tartarughe sembrano quasi reali mentre si arrampicano sui delfini di marmo, creando un contrasto affascinante tra i materiali e le forme. È un po' come vedere un episodio di "La vita segreta degli animali" ambientato nel Rinascimento. Ti aspetti quasi che le tartarughe inizino a muoversi e a raccontarti storie di epoche passate.

Ma la vera bellezza di questa fontana non risiede solo nelle tartarughe. È il contesto, la quiete della piazza, il suono rilassante dell'acqua che scorre, e la sensazione di aver scoperto qualcosa di veramente speciale, lontano dagli itinerari turistici più battuti. È il posto perfetto per una pausa riflessiva o per un momento di tranquillità nel mezzo della frenesia romana.

Quindi, la prossima volta che sei a Roma, fai una deviazione dalla solita rotta turistica. Vai a Piazza Mattei, siediti vicino alla Fontana delle Tartarughe, e lascia che la sua magia nascosta ti conquisti. Non te ne pentirai.

Dalla fontana di Papa Sisto IV ai giorni nostri

La storia della Fontana delle Tartarughe è tanto affascinante quanto il suo design. Costruita nel 1581 su progetto di Giacomo della Porta (sì, proprio lui, l'architetto più cool del Rinascimento), la fontana fu commissionata da Papa Gregorio XIII. Ora, so cosa stai pensando: "E Papa Sisto IV cosa c'entra?" Beh, è una lunga storia di rivalità papale e di chi aveva il gusto migliore per le tartarughe decorative. Ma restiamo concentrati su Papa Gregorio XIII, perché è lui che ha avuto l'idea iniziale.

Originariamente, al posto delle tartarughe c'erano dei giovani che giocavano con delfini. Sì, sembra quasi una scena di un film fantasy, ma è la realtà. Tuttavia, nel XVII secolo, Papa Alessandro VII, che evidentemente aveva una passione sfrenata per i rettili, decise di aggiungere le tartarughe. Magari pensava che i delfini non fossero abbastanza "romani" o forse era semplicemente stanco di vedere quei giovani in mutande di marmo.

Le tartarughe, aggiunte da Lorenzo Bernini, sì, proprio lui, il Michelangelo del Barocco, hanno dato alla fontana un tocco di vita e dinamismo. Immagina Bernini, con il suo cappello a tesa larga e una passione per il dramma, che dice: "Sai cosa manca qui? Delle tartarughe!".

E così, grazie a questa mossa audace, la Fontana delle Tartarughe è diventata l'opera d'arte che conosciamo oggi. È passata attraverso secoli di storia romana, ha visto imperi cadere e risorgere, tutto mentre le sue tartarughe se ne stavano lì, serene e imperturbabili, a guardare il mondo cambiare.

Oggi, la Fontana delle Tartarughe è un piccolo ma significativo pezzo del grande puzzle che è Roma. Un gioiello nascosto, un'opera d'arte vivente che racconta una storia di creatività, capriccio papale e il gusto inconfondibile del Rinascimento italiano.

Aneddoti intriganti sulla fontana delle tartarughe

Ah, la Fontana delle Tartarughe! Non solo un capolavoro architettonico, ma anche una fonte inesauribile di storie e leggende che farebbero impallidire anche il più scaltro narratore di fiabe.

Uno degli aneddoti più famosi riguarda il duca Mattei, il tipo che viveva nel palazzo adiacente. Si dice che, in un'epoca in cui fare colpo significava davvero qualcosa, il duca abbia fatto costruire la fontana in una sola notte per impressionare il futuro suocero. La mattina dopo, come se fosse una scena di un reality show rinascimentale, murò tutte le finestre del palazzo per evitare che qualcun altro potesse mai vedere la fontana dalla sua residenza. Sì, proprio così, un intero show di "Guarda cosa ho fatto!" e poi... bang! Finestre murate.

Ma non finisce qui. Un'altra leggenda racconta che le tartarughe furono aggiunte per coprire un errore nel design originale. Pare che un critico particolarmente acido avesse notato un difetto nella simmetria della fontana. Immagina la scena: "Maestro Bernini, c'è un problema!" E Bernini, con la sua inimitabile flemma barocca: "Nessun problema. Mettiamoci delle tartarughe!"

E poi c'è la storia, meno conosciuta ma altrettanto intrigante, di come la fontana fosse il luogo d'incontro segreto per gli amanti durante il Rinascimento. Immagina Romeo e Giulietta, ma con più marmo e meno tragedie.

Questi aneddoti, che mescolano storia e leggenda, aggiungono un ulteriore strato di fascino a questa già straordinaria fontana. Quindi, la prossima volta che ti trovi in Piazza Mattei, prenditi un momento per immaginare le storie che queste tartarughe potrebbero raccontare se solo potessero parlare.

E, onestamente, chi non vorrebbe ascoltare una tartaruga di bronzo che racconta storie del Rinascimento?

Il verdetto finale su un gioiello nascosto

Ok, ora che hai conosciuto la storia, le leggende e persino i segreti meglio custoditi della Fontana delle Tartarughe, è il momento del giudizio finale. Dopotutto, non saresti qui se non volessi sapere cosa ne penso, giusto?

Immagina di passeggiare per Roma, schivando turisti con bastoni da selfie e artisti di strada che suonano l’ennesima versione di "O Sole Mio". Poi, come un'oasi nel deserto, ti imbatti in Piazza Mattei e nella sua incantevole fontana. Non c'è nessuno a venderti souvenir pacchiani, nessuna folla urlante. Solo tu, le tartarughe e un pezzo di storia romana che sembra quasi sussurrarti: "Benvenuto nel lato tranquillo di Roma".

La Fontana delle Tartarughe è perfetta per chi ama scoprire angoli nascosti e perdersi nella bellezza discreta. Non è il Colosseo, non è la Fontana di Trevi, e di certo non è la Cappella Sistina. Ma proprio qui sta il suo fascino. È un luogo che ti fa sentire come se avessi scoperto un segreto, una gemma che non è stata ancora travolta dal turismo di massa.

Per chi ama l'arte, la storia e un pizzico di mistero, la Fontana delle Tartarughe è un must. Le sculture sono dettagliate e affascinanti, l'atmosfera è serena e rilassante. Inoltre, la sua posizione centrale la rende facilmente accessibile senza dover attraversare mezza città.

Insomma, se dovessi dare un voto alla Fontana delle Tartarughe, sarebbe un bel 9 su 10. Perché non 10? Beh, perché perfetta non è, ma è proprio quel leggero tocco di imperfezione che la rende così speciale.

Quindi, caro lettore, se vuoi scoprire un pezzo di Roma che pochi conoscono e che molti ignorano ingiustamente, la Fontana delle Tartarughe è il posto che fa per te. Non te ne pentirai, e chi lo sa, potresti anche finire per raccontare tu stesso qualche aneddoto su questa meraviglia nascosta.

Perché te lo consiglio 

È un'ottima occasione per sentirti un vero esploratore urbano. Puoi vantarti con i tuoi amici di aver scoperto un angolo di Roma che loro non hanno mai visto. E poi, le tartarughe sono adorabili.

Perché non te lo consiglio

Se cerchi l'euforia delle grandi attrazioni turistiche, potresti rimanere deluso. Non ci sono biglietti d'ingresso, né code chilometriche. Solo una fontana, qualche tartaruga e un po' di tranquillità. Ma se questo non ti basta, forse è meglio che ti diriga verso il Colosseo.

La fontana delle tartarughe a Roma: il gioiello che nessuno conosce
homoerectus, Alessandro Liggieri 3 luglio 2024

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