Mac and Me: un alieno, un ragazzo in sedia a rotelle e troppo McDonald's

Immagina un E.T. che, invece di volere tornare a casa, desidera solo un Happy Meal. Ecco cos'è 'Mac and Me'.

Quando il Product Placement s'incontra con gli alieni

Hai mai pensato: 'Sai cosa manca nella mia vita? Un film di fantascienza che sembri un lunghissimo spot della McDonald's'? No? Bene, 'Mac and Me' ha deciso di essere quella cosa che nessuno ha chiesto, ma che tutti meritano di vedere almeno una volta nella vita, solo per il gusto di dire: 'Ebbene sì, l'ho fatto.' In questo capolavoro incompreso del 1988, un adorabile alieno di nome MAC (acronimo di Mysterious Alien Creature, non è geniale?) finisce sulla Terra e fa amicizia con un ragazzo che, non contento di vivere su una sedia a rotelle, decide anche di adottare un extraterrestre. Il tutto mentre lancia occhiatine complici a ogni Big Mac che appare sullo schermo.

Storia di un alieno e del suo amico: non E.T., ma Mac

Diciamocelo chiaramente: 'Mac and Me' è il risultato di una notte insonne di qualcuno che pensava: 'Ehi, sapete cosa funzionerebbe? Un clone di E.T., ma con più Coca-Cola!' La trama? Oh, c'è sicuramente una trama da qualche parte, ma è nascosta dietro strati di pubblicità occulta (neanche troppo occulta) per McDonald's, Skittles e chi più ne ha, più ne metta. Seguendo le avventure del piccolo MAC, che sembra un giocattolo difettoso della mattinata di lunedì in fabbrica, e del suo amico Eric, ci immergiamo in un'avventura piena di scene al limite del credibile, come una memorabile sequenza di ballo in un McDonald's che non avrebbe sfigurato in un incubo ad occhi aperti di Ronald McDonald. Ma la vera magia di 'Mac and Me' sta nel suo impegno a essere il film più strano che tu possa vedere in un sabato pomeriggio piovoso.

Un alieno a spasso per la Terra (e per il Drive-Thru)

La storia segue MAC, un alieno sfuggito a una maldestra operazione della NASA, che si ritrova catapultato sulla Terra. Qui, viene scoperto da Eric, un ragazzino che decide di nascondere MAC nella sua camera come se fosse il suo nuovo cucciolo. Ovviamente, questo porta a una serie di avventure che coinvolgono fughe rocambolesche, amicizie improbabili e più pubblicità subliminale di quella che puoi trovare in un intero episodio di 'Black Mirror'. La trama avanza tra colpi di scena che sembrano presi da un manuale su come non scrivere una sceneggiatura, ma c'è un cuore in questa storia, anche se batte al ritmo di un jingle della McDonald's.

Dev'essere stato come essere in un lunghissimo Spot

Come definire la qualità di 'Mac and Me'? Immagina un E.T. realizzato con un budget che nemmeno bastava per la pausa pranzo della troupe di Spielberg. Il film è un esercizio di product placement talmente sfacciato che ti viene da chiederti se tutto ciò non fosse solo un esperimento per vedere fino a che punto si può spingere l’arte del compromesso commerciale. Dal punto di vista tecnico, la regia è un po' come guidare un'auto senza freni: sai che prima o poi ti schianterai, ma il viaggio è comunque interessante. La colonna sonora, invece, ha qualche momento di genuina qualità, firmata da Alan Silvestri, anche se probabilmente stava pensando a tutt'altro mentre la scriveva. In sintesi, 'Mac and Me' è un'esperienza che ti lascia con molte domande e pochissime risposte, ma una cosa è certa: non vedrai mai più una pubblicità di McDonald's nello stesso modo.