"Vesper" ti catapulta in un mondo dove la fantascienza incontra l'assurdo e l'ironia va a braccetto con la drammaticità.
Scheda
- Regista: Kristina Buozyte e Bruno Samper, i sarti del surreale
- Genere: Fantascienza con un sorriso
- Durata: 112 minuti di pura magia visiva
- Anno: 2022, l'anno del "perché no?"
- Basato sul romanzo: No, ma sarebbe stato un bestseller
- Attori principali: Raffiella Chapman, Eddie Marsan, e Rosy McEwen, che rendono l'impossibile possibile
- Dove vederlo: "Vesper" sta aspettando il tuo clic su Prime Video.
Trama
Nel mondo di "Vesper", immaginati Alice nel Paese delle Meraviglie, ma con meno conigli bianchi e più scenari post-apocalittici. La nostra eroina, una ragazzina di 13 anni con un nome che suona come un cocktail esotico, vive in un mondo dove la natura ha deciso di fare uno scherzo all'umanità. E per natura, intendo quella sciocca scienza che ha pensato fosse una buona idea giocare con i geni delle piante.
Così, abbiamo Vesper, che non è solo una ragazzina qualsiasi. Ha un padre paralizzato, un talento per il bio-hacking (perché, ovviamente, ogni adolescente in un mondo post-apocalittico sa come manipolare il DNA delle piante), e un umorismo più nero del carbone. La sua routine quotidiana include evitare piante assassine, cercare cibo che non tenti di ucciderla, e conversare con suo padre, che è un ottimo ascoltatore.
Un giorno, come in ogni buon racconto che si rispetti, compare una donna misteriosa. Questa donna non è solo misteriosa, ma ha anche un segreto che potrebbe cambiare tutto. E con "tutto", intendo il mondo di Vesper, non il prezzo del biglietto del cinema.
Da qui, la storia prende una svolta che potrebbe essere descritta come un mix tra un episodio di "Black Mirror" e una festa di compleanno inaspettatamente folle. Vesper deve usare la sua astuzia e le sue abilità di bio-hacking per navigare tra le sfide che si trova di fronte.
Alla fine, "Vesper" non è solo un film di fantascienza. È una storia su come affrontare un mondo che sembra aver perso il senso dell'umorismo, e su come trovare la bellezza in un luogo dove anche le piante potrebbero volerti morto. E, ovviamente, è anche su quanto sia importante avere una buona connessione Wi-Fi per il bio-hacking.
Giudizio
Allora, immergiamoci nel giudizio su "Vesper". Questo film è come quella volta che la fantascienza ha avuto un appuntamento al buio con l'arte surrealista, e hanno deciso di creare una figlia. La regia? Una danza tra il geniale e l'assurdo. È come guardare qualcuno cercare di fare un puzzle con pezzi che cambiano forma ogni due secondi. Gli attori? Sono come i musicisti su un Titanic che affonda, suonano magnificamente nonostante tutto stia andando a rotoli intorno a loro.
La scenografia è un incrocio tra un giardino botanico post-nucleare e un'opera di Dalì. Per la fotografia, immaginate che il regista abbia detto: "Facciamo sembrare tutto come un sogno febbrile, ma più bello".
In breve, "Vesper" è un film che non sa se vuole essere preso sul serio o invitarti a una festa in costume. Voto? Un 6/10 per il coraggio di saltare nel caos con entrambi i piedi e per averci regalato un'esperienza cinematografica che è come una corsa sulle montagne russe nel buio: non sai mai cosa ti aspetta dopo la prossima curva.
Perché te lo consiglio
Se pensi che la fantascienza dovrebbe sempre avere un tocco di assurdità, "Vesper" è il tuo film. È come un carosello di emozioni imprevedibili e scene che ti faranno chiedere se il regista abbia fatto un patto con un alieno.
Perché non te lo consiglio
Se il tuo genere preferito è il documentario sulla vita delle formiche, forse "Vesper" non fa per te. Qui l'assurdo regna sovrano, e la logica... beh, la logica è in vacanza.