Preti che si trasformano in dinosauri e combattono ninja. Non hai bisogno di altro. Anzi sì, hai bisogno di leggere questa recensione per scoprire perché guardarlo potrebbe essere la miglior cattiva idea della tua vita.
Preti e dinosauri: due mondi a parte? Non più!
Dunque, eccoti qui, pronto a scoprire cosa succede quando un film decide di unire la Bibbia, i dinosauri e i ninja in un'orgia di assurdità cinematografica. The VelociPastor è quel tipo di film che, già dal titolo, ti fa domandare se la tua connessione internet stia provando a boicottarti. Ma fidati, è reale. E sì, racconta la storia di un prete che, dopo una tragedia personale, trova il modo di trasformarsi in un dinosauro (un raptor, per la precisione) e decide di combattere il crimine. Perché fare del bene con l'amore e la fede era troppo mainstream. E non parliamo di supercriminali sofisticati. No, qui parliamo di ninja! Così, come se nulla fosse. Ah, e c’è pure una prostituta con un cuore d’oro. Sei confuso? Anche noi.
Quando il budget del film non copre nemmeno il caffè sul set
Quello che rende The VelociPastor un piccolo gioiellino del trash non è solo l’idea geniale (o folle, a seconda dei punti di vista) di far diventare un prete un dinosauro, ma come tutto questo sia realizzato con una totale noncuranza per il senso estetico, logico e, diciamolo, cinematografico. Gli effetti speciali? Beh, chiamarli “speciali” è un complimento esagerato. Qui siamo più dalle parti delle recite scolastiche anni '90, con dinosauri di cartapesta che sembrano usciti dal peggior incubo di Jurassic Park. Però, se sei arrivato a questo punto, immagino tu abbia capito che The VelociPastor non è un film che punta all’Oscar. Qui si punta dritti al cuore del trash, con dialoghi che sfidano l’intelligenza e una trama che potrebbe tranquillamente essere stata scritta su un tovagliolo durante una serata al bar. Il tutto condito da ninja in calzamaglia nera che sembrano scappati da una festa in maschera mal riuscita.
La trama che nessuno ha chiesto, ma che tutti meritano
Senza spoiler (anche se, fidati, non c’è molto da rovinare), The VelociPastor segue le gesta di Doug, un prete che, dopo aver perso i genitori in un incidente, parte per la Cina in cerca di… di qualcosa, non si capisce bene cosa. Quello che trova, però, è un antico artefatto che gli dà il potere di trasformarsi in un dinosauro. Di ritorno a casa, Doug, in piena crisi di fede e un po' perplesso dal fatto di poter diventare un raptor gigante, decide di usare questo suo "dono" per combattere il crimine. E chi sono i cattivi? Ovviamente i ninja. In tutto questo, Doug incontra Carol, una prostituta che lo convince che massacrare i ninja è un buon modo per fare del bene. E così, tra arti mozzati, dialoghi improbabili e battute che non fanno ridere nemmeno i protagonisti, Doug inizia la sua missione per ripulire la città. Un piano infallibile, no?
Quando l'assurdità diventa un'arte (o quasi)
Dal punto di vista cinematografico, non si può certo dire che The VelociPastor brilli per regia, fotografia o effetti speciali. Le scene di trasformazione sembrano girate da un gruppo di adolescenti con una GoPro, e la qualità degli effetti visivi fa sembrare i film di Ed Wood delle produzioni hollywoodiane. Eppure, c’è una certa genialità nella totale mancanza di impegno che permea ogni scena. La narrazione è lineare, il che, per un film con dinosauri e ninja, è quasi sorprendente. La struttura del film è volutamente semplice, quasi a non voler distrarre lo spettatore dalla follia che si svolge sullo schermo. I costumi? Beh, un prete in tonaca e un dinosauro di gomma non richiedono certo il talento di un sarto professionista. Ma forse è proprio questo l'intento: creare un prodotto che abbracci il trash con così tanta convinzione da risultare irresistibile. Il film è tratto da un libro? No, per fortuna, e si capisce il perché.
Un assaggio imperdibile!
Se vuoi un assaggio visivo, ecco una clip. Guarda ora e lasciati stupire!
A taste you can't miss!
If you're craving a visual bite, here's a clip. Watch it now and prepare to be amazed!
Perché te lo consiglio
Te lo consiglio perché The VelociPastor è un concentrato di nonsense che ti farà apprezzare i difetti umani e il cinema trash. Se ami il kitsch e l’assurdo, questo film è un viaggio imperdibile.
Perché non te lo consiglio
Non te lo consiglio perché è un film volutamente stupido. Se cerchi qualcosa di anche solo vagamente sensato, evita. È l'esaltazione dell’assurdo e del trash, e non tutti riescono a digerirlo.
Why I Recommend It
I recommend it because The VelociPastor is a concentrated dose of nonsense that will make you appreciate human flaws and the art of trash cinema. If you love kitsch and absurdity, this movie is a must-see.
Why I Don't Recommend It
I don’t recommend it because it’s deliberately stupid. If you’re looking for something even remotely sensible, steer clear. It’s the exaltation of absurdity and trash, and not everyone can stomach it.