Scopri 'Il ragazzo e l'airone': la pellicola di Miyazaki che ti fa domandare, 'Ma questi aironi parlano davvero?' Un'avventura unica!
Scheda
- Regista: Hayao Miyazaki
- Genere: Animazione, Ma-Anche-Un-Po'-Fantasy
- Durata: 124 minuti che volano
- Anno: 2023
- Attori: Beh, sono cartoni animati, ma hanno delle voci fantastiche!
- Dove vederlo: al cinema
Trama
Immagina una Tokyo del 1943, dove la guerra è più un rumor di sottofondo che una minaccia immediata per il nostro giovane protagonista, Mahito. È il classico ragazzo che preferirebbe inseguire un airone parlante piuttosto che fare i compiti. E così fa. Incontra questo airone, che non è solo un semplice uccello ma una sorta di guida spirituale con un senso dell'umorismo più affilato di un katana. Insieme, scoprono una torre abbandonata che è l'equivalente di un parco a tema per maghi in pensione.
Entrano in questa torre, perché è quello che fai quando trovi una struttura misteriosa, giusto? All'interno, è come se Miyazaki avesse deciso di mettere in un frullatore Alice nel Paese delle Meraviglie e Il mago di Oz, aggiungendo un pizzico di surrealismo giapponese. Creature che parlano, oggetti che si muovono e una matrigna che probabilmente ha perso il manuale su come essere una matrigna normale. È un viaggio di crescita per Mahito, tra lezioni di vita e incontri che sfidano la realtà.
E cosa impara Mahito da questa esperienza fuori dal mondo? Che la vita può essere complicata, che gli aironi parlanti non sono affidabili consulenti di vita, e che, a volte, le famiglie possono essere più strane di un mondo fantastico nascosto in una torre. In breve, è una storia di crescita, magia, e di come sopravvivere all'adolescenza con un airone come mentore.
Giudizio
Dunque, il film: è come se Miyazaki avesse deciso di fare un barbecue e invitare ogni regista, animatore e sceneggiatore esistente, per poi mostrar loro come si fa davvero. La trama? È una montagna russa nell'Everest delle storie, piena di curve narrative inaspettate, loop di emozioni e cadute libere nell'assurdo. Ogni volta che pensi di sapere dove sta andando, ti ritrovi a chiederti se hai preso l'ascensore sbagliato e sei finito in un altro film.
Visivamente, parliamo di un capolavoro. È come guardare la Gioconda che fa il moonwalk. Ogni scena è così dettagliata che potresti esplorarla per ore e trovare sempre qualcosa di nuovo, tipo una caccia al tesoro artistica.
La colonna sonora? È come se Beethoven e Mozart avessero fatto una jam session. Ti avvolge in un abbraccio melodico, tanto che potresti quasi perdonare Miyazaki per aver creato un mondo così straordinariamente bello che il ritorno alla realtà risulta quasi deludente.
Quanto alla fedeltà al materiale di ispirazione, Miyazaki prende le storie e le fa sue, come un cuoco stellato che prende una ricetta della nonna e la trasforma in alta cucina. Non si limita a seguirle alla lettera; le eleva, le trasforma, le fa esplodere in un fuoco d'artificio di creatività.
In conclusione, dare un voto a questo film è come cercare di dare un punteggio a un tramonto: è un 10, ma non perché è perfetto in senso tradizionale. È un 10 perché ti cambia, ti fa riflettere, e ti lascia con una sensazione di stupefatta meraviglia, come quando eri bambino e hai visto la neve per la prima volta. E, naturalmente, ti fa domandare: "Ma se parlo con gli aironi, risponderanno?"
Perché te lo consiglio
Se non l'hai ancora visto, ti sei perso una perla. È come mangiare sushi per la prima volta: strano ma sorprendentemente buono.
Perché non te lo consiglio
Se il tuo genere preferito è "film senza trama e pieni di esplosioni", forse questo non fa per te.