Alessandria: non solo una biblioteca gigante

Scopri come una città polverosa ha plasmato il pensiero occidentale.
30 maggio 2024 di
Alessandria: non solo una biblioteca gigante
homoerectus, Alessandro Liggieri

Un rapido tuffo nella città che ha fatto più per la filosofia di quanto il tuo caffè mattutino faccia per la tua capacità di tollerare gli altri.

Alessandria: dove i Filosofi facevano tendenza prima di Internet

Ecco ad Alessandria, la città delle meraviglie dove i filosofi facevano la storia mentre tu ancora cerchi di capire come funziona Twitter. Immagina un posto dove le tuniche erano l'abbigliamento ufficiale e la saggezza quotidiana più forte del caffè espresso. Qui, grandi menti come Euclide e Plotino si scambiavano battute (e qualche volta insulti) sui misteri dell'universo, dimostrando che il vero sport di contatto era il dibattito filosofico.

Non era solo una biblioteca gigante; era il ring, il palco e il laboratorio tutto in uno. Un posto dove potevi inciampare in una discussione sull'essere e il nulla mentre andavi a prendere il pane. Ah, Alessandria! Dove le idee non solo volavano, ma a volte si scontravano in aria con spettacolari esplosioni di genio.

Ti sei mai chiesto da dove vengono tutte quelle citazioni profonde che la gente posta su Instagram? Probabilmente da un posto che assomiglia molto ad Alessandria. Solo qui, invece di "mi piace", ricevevi probabilmente un papiro di risposta.

Filosofi VIP di Alessandria: star prima di Instagram

Immagina di camminare per le polverose strade di Alessandria, dove ad ogni angolo potevi inciampare in un genio. Sì, qui il termine "influencer" aveva un significato completamente diverso. Era il luogo di incontro per le menti più brillanti del Mediterraneo, un vero hotspot di saggezza antica.

Partiamo dal grande Euclide, non solo un matematico, ma il pioniere che ha dato forma alla geometria come la conosciamo. La sua opera "Elementi" si è diffusa come un fuoco selvaggio, diventando il libro di testo standard per secoli. Pensa a lui come al primo viral content creator, ma invece di video divertenti, distribuiva teoremi che definivano l'infinito e oltre.

Segue il leggendario Eratostene, l'uomo che ha giocato con ombre e bastoni e ha concluso la circonferenza della Terra con una precisione sbalorditiva. Se fosse vivo oggi, probabilmente avrebbe un proprio show di divulgazione scientifica su YouTube, facendo esperimenti folli che lasciano il pubblico a chiedersi, "Come diavolo fa?"

E non possiamo dimenticare la brillante Ipazia, la filosofa che ha sfidato i confini di genere dell'epoca. Astronoma, matematica, e filosofa, Ipazia era un faro di erudizione. Guidava discussioni sull'astronomia, insegnava matematica complessa e filosofava sull'esistenza, il tutto mentre gestiva circoli di studenti e intellettuali che pendevano dalle sue labbra come se fossero le ultime novità su Twitter.

Infine, il misterioso Plotino, un filosofo che ha portato il concetto di introspezione a nuovi livelli astrali. Le sue teorie sull'anima e l'Uno non solo hanno ispirato generazioni successive, ma hanno praticamente lanciato la moda del pensiero esistenziale. Con Plotino, la filosofia non era solo un modo di pensare, ma un vero e proprio stile di vita.

Questi erano i titani del pensiero di Alessandria, figure che trasformavano ogni dibattito in uno spettacolo, ogni lezione in una rivelazione. Non avevano bisogno di social media per essere riconosciuti come icone; le loro idee erano sufficienti a renderli immortali. In un'epoca senza internet, senza telefonini, questi erano i veri influencer, le cui 'poste' erano scritte su papiro e discusse nelle agorà, lasciando un'impronta indelebile sulla sabbia del tempo.

Non solo un nome sulla mappa, ma un'icona di saggezza

E così, dopo aver scosso il mondo antico con una serie infinita di colpi di genio, cosa ci resta di Alessandria? Bene, più di quanto tu possa immaginare. Non era solo un luogo dove i filosofi si riunivano per discutere se l'universo fosse più simile a una ciambella o a un panino (anche se, sarebbe stato interessante). Era, e in un certo senso è ancora, un simbolo potente della capacità umana di ragionare, discutere, e soprattutto, di connettersi attraverso le idee.

Questa città non era solo una fucina di pensieri rivoluzionari, ma anche un crogiolo dove si mescolavano culture, idee e persone di tutto il mondo conosciuto. L'eredità di Alessandria vive nei libri di testo, certo, ma anche nel modo in cui abbracciamo la diversità di pensiero e la discussione aperta oggi. È un promemoria che, non importa quanti nuovi gadget inventiamo o quante app sviluppiamo, al cuore della nostra cultura ci sarà sempre il desiderio di sapere di più, di essere più saggi.

Quindi, la prossima volta che ti senti un po' filosofo mentre discuti di questioni profonde con gli amici, ricorda che stai partecipando a una tradizione antica come Alessandria. E chi sa? Forse in un remoto futuro, qualche AI ci scriverà sopra un blog, chiedendosi se abbiamo mai risolto quel dibattito sulla forma dell'universo. Spoiler: probabilmente no, ma continueremo a provarci, perché questo è ciò che facciamo.

Perché te lo consiglio

Approfondisci l'importanza di Alessandria perché, diciamocelo, un po' di saggezza antica non ha mai fatto male a nessuno. Tranne forse a Socrate.

Perché non te lo consiglio

Evita di scavare troppo a fondo ad Alessandria. Potresti finire per trovare solo più domande invece di risposte. E chi ne ha bisogno?

Alessandria: non solo una biblioteca gigante
homoerectus, Alessandro Liggieri 30 maggio 2024

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