Parco degli Acquedotti: dove i romani facevano la doccia

Da Imperatori assetati a pic-nic sotto le rovine.
7 agosto 2024 di
Parco degli Acquedotti: dove i romani facevano la doccia
homoerectus, Alessandro Liggieri

Parco degli Acquedotti: un segreto romano per chi ama passeggiare tra rovine e pic-nic. Guida per esplorare questo angolo storico di Roma.

Passeggiata tra rovine e panini al Parco degli Acquedotti

Se pensi che gli antichi romani passassero tutto il giorno a banchettare e combattere gladiatori, ripensaci. Avevano anche bisogno di una bella doccia, e il Parco degli Acquedotti è la prova che non facevano le cose a metà. Situato nel quartiere Appio Claudio, questo parco è un mix perfetto di storia e natura. Qui puoi camminare sotto gli archi imponenti dell'acquedotto Claudio, immaginando di essere un imperatore con un serio bisogno di idratazione. E se non sei interessato a immaginarti con una toga, puoi sempre goderti un bel pic-nic all'ombra di questi antichi giganti di pietra. L'acquedotto Felice, costruito nel XVI secolo, aggiunge un tocco rinascimentale a questo panorama già mozzafiato. Insomma, il Parco degli Acquedotti è il posto perfetto per chi ama fare un salto nel passato senza rinunciare a un bel panino.

Gli acquedotti: l'antica SPA romana

Prima che le spa e i centri benessere diventassero una moda, i romani avevano gli acquedotti. L'acquedotto Claudio, costruito nel I secolo d.C., era un capolavoro di ingegneria che trasportava acqua fresca e pulita a Roma. Immagina la scena: un romano stanco dopo una lunga giornata di conquiste, che si rinfresca sotto un getto d'acqua proveniente direttamente dai monti. L'acquedotto Felice, aggiunto nel XVI secolo, mostra che i romani non erano gli unici a capire l'importanza di un buon flusso d'acqua. Ma non pensare che tutto fosse perfetto: questi colossi di pietra richiedevano una manutenzione continua, e non mancarono i momenti di siccità e i problemi di gestione. Insomma, anche gli imperatori avevano i loro problemi idraulici.

Un rifugio durante la guerra (e non solo per le zanzare)

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Parco degli Acquedotti divenne un rifugio per molti romani. Con il suo labirinto di archi e vegetazione, offriva protezione dagli attacchi aerei. Immagina: stai correndo per salvarti dai bombardamenti e ti trovi a nasconderti dietro un monumento di duemila anni. Non è proprio come trovare rifugio dietro un cespuglio qualsiasi, vero?

Gatti e gladiatori

Un giorno, mentre passeggiavo nel parco, ho visto un gruppo di gatti aggirarsi con aria di sufficienza romana. Mi sono chiesto se fossero i discendenti dei gatti imperiali, quelli che osservavano Cesare e Augusto mentre sorseggiavano vino e discutevano di politica. Oppure, forse, erano semplicemente in cerca di un pic-nic non sorvegliato.

Il fantasma dell'acquedotto

Si dice che, di notte, tra gli archi dell'acquedotto Claudio, si aggiri il fantasma di un antico ingegnere romano. Pare che fosse ossessionato dalla perfezione e ancora oggi si assicuri che tutto funzioni alla perfezione. Se senti dei rumori strani, potrebbe essere lui che sta aggiustando qualche vecchia crepa.

Un angolo di storia sottovalutato

Se sei stanco delle solite attrazioni turistiche, il Parco degli Acquedotti è il posto giusto per te. Qui puoi camminare tra rovine antiche senza la folla dei turisti. Perché non c'è niente di meglio che rilassarsi all'ombra di un acquedotto antico, sentendosi un po' imperatore, un po' esploratore.

Perché te lo consiglio

Te lo consiglio perché puoi passeggiare tra rovine senza la folla dei turisti, sentendoti un vero romano. E poi, dove altro puoi fare un pic-nic con vista su un antico acquedotto?

Voto

 

Perché non te lo consiglio

Non te lo consiglio perché se odi camminare o hai paura delle zanzare, questo parco potrebbe non essere il tuo posto ideale. E non aspettarti di trovare un bar all'angolo.

Parco degli Acquedotti: dove i romani facevano la doccia
homoerectus, Alessandro Liggieri 7 agosto 2024

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