Dove i poeti riposano... e forse si annoiano: il cimitero degli inglesi a Roma

Un luogo di pace eterna... tranne quando qualcuno bussa alla piramide.
2 ottobre 2024 di
Dove i poeti riposano... e forse si annoiano: il cimitero degli inglesi a Roma
homoerectus, Alessandro Liggieri

Il Cimitero degli Inglesi a Roma è dove vanno i poeti, gli artisti e gli spiriti liberi… a riposare (e forse a sbadigliare) per l’eternità. Uno dei luoghi più tranquilli di Roma, dove anche il silenzio sembra avere qualcosa da dire.

Dove si trova 

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Where it is located

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Passeggiando tra tombe e piramidi: benvenuto al cimitero più chic di Roma 

Immagina questo: sei a Roma, la città delle folle di turisti, delle foto davanti al Colosseo e delle pizze margherita giganti. Ma, a un certo punto, decidi di scappare dal caos e ti ritrovi al Cimitero degli Inglesi. Ecco, qui le cose si fanno tranquille… forse troppo. Ma tranquillo, ci sono un paio di sorprese.

Prima di tutto, c'è una piramide romana – sì, una vera piramide – e non, non è una miniatura. È la Piramide Cestia, che fa sembrare le altre tombe un po' invidiose. Questo posto è perfetto se ti piacciono i luoghi silenziosi, i gatti randagi che gironzolano e una buona dose di mistero gotico. È un angolo segreto dove puoi passeggiare tra cipressi alti e tombe artistiche che sembrano uscite da un romanzo di Edgar Allan Poe, con lo spirito di Keats che ti osserva dall’aldilà.

Il cimitero è diviso in due sezioni: quella più antica, dove troverai poeti come John Keats e Percy Bysshe Shelley (gente che non ha mai finito i loro libri, a quanto pare), e la parte moderna, dove sono sepolti artisti, scrittori e diplomatici di varia provenienza. Le tombe sono vere e proprie opere d'arte, con sculture e iscrizioni che fanno concorrenza alle migliori poesie.

Un cimitero per chi non voleva confondersi con i locali

Nel 1716, Roma decise che forse era meglio non seppellire tutti nello stesso posto, specialmente se erano protestanti o "stranieri" (non cattolici). Così nacque l’idea del Cimitero Acattolico. Da allora, è diventato il rifugio eterno di intellettuali, artisti e spiriti irrequieti che preferivano tenersi lontani dalle solite cerimonie religiose.

John Keats: Quando Roma diventa il luogo perfetto per un poeta maledetto

John Keats morì giovanissimo, e se sei mai stato vicino alla sua tomba, avrai notato che non c'è il suo nome. Perché? Beh, sembra che non volesse farsi riconoscere da chi non lo apprezzava abbastanza in vita. Ah, i poeti e la loro modestia.

Percy Shelley: Il poeta che non ha mai smesso di sfidare il destino

Anche Shelley è qui, e la sua storia è altrettanto tragica. Morto in un naufragio, il suo corpo fu cremato, ma il suo cuore – letteralmente – venne conservato dalla moglie Mary Shelley. E così, il cimitero accoglie anche i cuori spezzati… in senso molto, molto letterale.

Gatti, fantasmi e poeti annoiati: Benvenuti al Cimitero degli Inglesi

Uno degli aspetti più affascinanti del Cimitero degli Inglesi è la popolazione felina. Sì, hai capito bene. I gatti randagi qui sono praticamente i padroni del posto. Si aggirano tra le tombe con l'aria di chi ne sa molto più di te. E poi ci sono i fantasmi (forse). Si dice che di notte, tra le ombre dei cipressi, potresti sentire il mormorio di qualche poeta che non ha ancora finito di declamare i suoi versi. O forse è solo il vento. Chissà.

Un posto perfetto per poeti, gatti e amanti del silenzio

Se sei uno di quelli che preferiscono le atmosfere tranquille e meditative, questo è il posto giusto per te. Non troverai selfie-stick, venditori ambulanti o tour guidati con microfono. Troverai solo pace. Il Cimitero degli Inglesi è un’oasi di silenzio in una città che sembra non fermarsi mai. Camminare tra le sue tombe ti farà sentire parte di una storia antica, mentre ti godi la tranquillità e la compagnia (silenziosa) dei poeti maledetti.

Perché te lo consiglio

Te lo consiglio perché è uno di quei luoghi dove puoi riflettere sulla mortalità umana e su quanto siano strani i poeti. E se ti piacciono i gatti, è praticamente un bonus.

Voto

 

Perché non te lo consiglio

Non te lo consiglio perché, se cerchi azione o momenti epici da Instagram, qui non li troverai. È solo silenzio, cipressi e qualche felino curioso.

Why I Recommend It

I recommend it because it’s one of those places where you can reflect on human mortality and how strange poets can be. And if you love cats, it’s basically a bonus.

Rating

 

Why I Don't Recommend It

I don’t recommend it because if you’re looking for action or epic Instagram moments, you won’t find them here. It’s just silence, cypress trees, and a few curious felines.

Dove i poeti riposano... e forse si annoiano: il cimitero degli inglesi a Roma
homoerectus, Alessandro Liggieri 2 ottobre 2024

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