L'ultimo guardiano di Roma

Dettagli

• Genere: Avventura, commedia
• Età dei lettori: Dai 12 anni in su, ma è perfetto anche per chi ha superato i 30 e non vuole ammetterlo.
  

Di cosa parla

Con uno stile narrativo sarcastico e irriverente, "L'ultimo guardiano di Roma" è un’avventura satirica nel tempo. È una storia in cui passato e presente si scontrano, dove gli eroi della storia sono più preoccupati per il pranzo che per il pericolo che sta correndo Roma e dove ogni angolo della città eterna nasconde un segreto che aspetta di essere svelato—letteralmente.

Questo romanzo è una lettura perfetta non solo per i ragazzi, ma anche per chi ama la storia con un tocco di ironia, un pizzico di sarcasmo, e una generosa dose di assurdità. Che tu sia un appassionato dell'antica Roma, delle disavventure moderne, o semplicemente in cerca di una buona risata, "L'ultimo Guardiano di Roma" promette di intratterrà di sicuro e, soprattutto, ti terrà sulle spine.

Sinossi

Preparati a un viaggio esilarante e imprevedibile ambientato nell'antica Roma, dove storia, mito e assurdità si fondono in un'esplosione di eventi caotici. Il romanzo ti catapulta nel cuore della Roma del 35 d.C., dove Marcus Portius Colonnetta, deve inaugurare contro voglia il tempio dei Pirìti al cospetto del popolo di Roma e del folle imperatore Caligola, sì quello che nominò senatore il proprio cavallo.

Salta avanti di quasi 2000 anni e il caos riprende quando Castore Proietti, un ingegnere ormai disilluso, e Nando Marchetti, un archeologo dal sarcasmo perenne, si imbattono in un antico mistero sepolto sotto le affollate strade della Roma contemporanea. La loro scoperta? Il tempio perduto dedicato agli enigmatici Pirìti, creature considerate nient'altro che miti. Ma mentre il tempio svela i suoi segreti, la linea tra realtà e leggenda si sfuma, lasciandoli a dubitare della stessa storia romana.

Come se il passato non fosse già abbastanza complicato, il presente porta con sé una sua dose di follia. Teresa Colonnetta, un’artista eccentrica con un gusto per il bizzarro, e suo figlio Tommaso, un adolescente con il sogno di diventare un archeologo avventuriero, navigano in una Roma dove i centurioni attraversano i muri, e gli spiriti antichi sembrano determinati a farsi notare. Quando una misteriosa creatura fucsia inizia a sconvolgere le loro vite, Tommaso si ritrova in una sfida sotterranea che potrebbe rivelarsi l’avventura di una vita, o un biglietto di sola andata verso la follia.

Perché lo consiglio

Te lo consiglio perché è divertente, fresco, e pieno di personaggi che ti faranno ridere a crepapelle mentre scoprono i segreti di Roma. Se ami le storie che mescolano mistero e ironia, questo libro è perfetto per te.

Perché non lo consiglio

Se pensi che Roma sia solo rovine e serietà, e se non ti piacciono le storie che scherzano sui misteri antichi, allora forse questo libro non fa per te. Ma, diciamolo, un po' di leggerezza non guasta mai.