Napoleone, il grande? Più grande amante che guerriero!

Una storia epica o un dramma da soap opera? Scopriamolo insieme!
19 febbraio 2024 di
Napoleone, il grande? Più grande amante che guerriero!
homoerectus, Alessandro Liggieri

Napoleone di Ridley Scott: meno battaglie e più batticuori! Un'occhiata al lato soffice del condottiero in una recensione senza peli sulla lingua!

Scheda

  • Regista: Ridley Scott, maestro del visivo, stavolta un po' meno del storico.
  • Genere: Azione? Sì. Avventura? Forse. Melodramma? Decisamente!
  • Durata: 158 minuti di amore e un po' di storia.
  • Anno: 2023, l'anno del ritorno romantico di Napoleone.
  • Attori principali: Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby - un Napoleone più innamorato che imperatore.
  • Piattaforma: Disponibile su Apple TV+ - perfetto per una serata divano e pantofole, storia opzionale.

Amori e battaglie: il volto di Napoleone in un film che non ti aspetti!

Allora, immagina Napoleone, sì proprio lui, il tipo con il cappello famoso, ma questa volta è meno interessato a conquistare l'Europa e più a conquistare... beh, cuori. In questo adattamento, Napoleone (interpretato da un Joaquin Phoenix che sembra aver lasciato il Joker nel cassetto per indossare un cappotto militare) è un mix tra un generale carismatico e un amante appassionato.

La trama si snoda seguendo le vicende amorose del nostro eroe, che naviga tra le tempeste di una Europa in tumulto e i dilemmi del cuore. C'è Giuseppina, interpretata da una Vanessa Kirby che sembra uscita da una telenovela spagnola, con un talento per le lacrime e i baci rubati nei corridoi di palazzi sontuosi. La loro relazione è un altalenarsi di passioni brucianti e gelosie ardenti, con Napoleone che sembra più interessato a scrivere lettere d'amore che ordini di battaglia.

In questo universo alternativo, le guerre napoleoniche sono più sfondo che protagoniste, un po' come quegli ospiti noiosi a una festa che nessuno ha realmente invitato.

In mezzo a tutto questo, non mancano personaggi secondari: un Talleyrand che più che un diplomatico sembra un gossipparo di corte, un Wellington che ha più l'aria di un gentiluomo inglese annoiato che di un generale, e una serie di cortigiani che si muovono tra intrighi e sotterfugi come fossero in un episodio di "Gossip Girl" in versione imperiale.

Nel complesso, è una trama che prende la storia, la mescola con una buona dose di dramma romantico, e la serve con un sorriso compiaciuto. Napoleone, l'uomo di guerra, qui è più un eroe di telenovela, un personaggio che lotta più con le proprie emozioni che con gli eserciti nemici.

Napoleone reinventato: un'epopea romantica o un fiasco storico?

Allora, Ridley Scott decide di fare un film su Napoleone, giusto? E pensi "Wow, sarà un film epico con battaglie, strategie geniali e un po' di storia europea", ma invece ti ritrovi a guardare una sorta di "Napoleone: le cronache del cuore". Ecco, il nostro amico Ridley ha preso uno dei più grandi condottieri della storia e l'ha trasformato in un protagonista di una soap opera in costume.

Prima di tutto, la regia. Ridley Scott è un mago visivo, questo lo sappiamo tutti. Le scene sono un tripudio di colori, costumi fedeli all'epoca, e ogni inquadratura potrebbe essere un quadro appeso in una galleria d'arte. Ma qui finisce il lato artistico. La trama? Un'altalena emotiva che ti lascia un po' perplesso se sei amante della storia e non del melodramma.

Poi c'è Joaquin Phoenix. Si dà un gran daffare nel suo ruolo di Napoleone, ma sembra quasi che si sia perso nella trama, cercando disperatamente di capire se sta recitando in un film storico o in una puntata estesa di "Beautiful". Il suo Napoleone è più concentrato sulle relazioni amorose che sulle battaglie, il che è un po' strano, considerando che stiamo parlando del tipo che ha quasi conquistato l'Europa.

E Vanessa Kirby come Giuseppina? Fa del suo meglio con il materiale che ha, che è, diciamolo, più adatto a una telenovela che a un film storico. La loro chimica è indiscutibile, ma a volte ti chiedi se non stai guardando una versione alternativa di "Romeo e Giulietta" con un po' più di politica e meno veleno.

La struttura narrativa è un po' come un giro sulle montagne russe costruite da uno studente di primo anno di ingegneria: entusiasmante, ma non sempre sicura o sensata. 

In conclusione, "Napoleon" è un film che non sa bene cosa vuole essere: un dramma storico o un melodramma romantico. Ti lascia con più domande che risposte, soprattutto sulla scelta di trasformare una figura storica in un eroe romantico. Voto? Diamo un 6/10, perché alla fine, un po' di romanticismo non fa mai male, anche se sei Napoleone.

Perché te lo consiglio

Se sei un romantico nascosto o un amante dei drammi storici con un tocco di sapone, questo film fa per te. "Napoleon" ti farà vedere un lato diverso di un uomo che la storia ricorda in modo ben diverso.

Perché non te lo consiglio

Se vuoi battaglie, strategie e la vera storia di Napoleone, forse è meglio che ti affidi a un libro di storia. Qui il campo di battaglia è il cuore, non l'Europa.

Napoleone, il grande? Più grande amante che guerriero!
homoerectus, Alessandro Liggieri 19 febbraio 2024

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