Fabio Volo ci trascina in un vortice di esistenzialismo e caffè scadente in "Tutto è qui per te", un libro che ti farà chiedere: "Ma davvero?"
Scheda
- Autore: Fabio Volo (no, non è un supereroe)
- Genere: Narrativa che fa pensare (e ridere)
- Editore: Mondadori (sì, hanno osato)
- Anno: 2023 (un buon anno per le sorprese)
Trama
Marco, il protagonista, è un impiegato quarantenne con una vita talmente monotona che anche le mosche si addormentano sulla sua scrivania. La sua esistenza, una sequela di giornate indistinguibili, viene sconvolta dall'arrivo di una nuova collega, Sofia, una sorta di Mary Poppins moderna ma con un armadio pieno di abiti da rock star e un atteggiamento che sfida la gravità.
Sofia, con il suo spirito indomabile e una risata che sembra in grado di rompere i vetri, inizia a trasformare l'ufficio. Tutto inizia con piccoli cambiamenti: piante che improvvisamente appaiono sulle scrivanie, poster di band rock che sostituiscono i noiosi grafici aziendali, e caffè che per qualche ragione sa di cioccolata e avventure.
Il vero caos scoppia quando Sofia convince Marco e il resto della squadra a partecipare a una "gita aziendale" che si trasforma in un viaggio on the road non autorizzato attraverso l'Italia. Tra tappe improbabili in monasteri trasformati in discoteche, incontri con guru della self-help che sembrano usciti da un libro di auto-aiuto degli anni '70, e momenti di profonda riflessione davanti a un piatto di spaghetti, i personaggi si trovano a confrontarsi con le loro paure, desideri e con la realtà di una vita che potrebbe essere molto più colorata di quanto pensassero.
In questa avventura, Marco inizia a scoprire lati di sé che non immaginava. Si trova a ballare sotto la pioggia, a ridere fino alle lacrime, e a considerare l'idea che forse la vita non è solo un susseguirsi di giorni grigi.
Ma ogni storia ha le sue sfide. Sofia, il sole in questo universo, nasconde un segreto che potrebbe cambiare tutto. E mentre il viaggio prosegue, i personaggi dovranno affrontare non solo le stranezze del mondo esterno, ma anche quelle nascoste dentro di loro.
Giudizio
Immagina di entrare in un ristorante stellato, aspettandoti una cena sublime, ma invece ti servono un hamburger con un'oliva in cima e lo chiamano "gourmet". Ecco, "Tutto è qui per te" è un po' così. Volo tenta un salto nell'ignoto, ma atterra in una pozzanghera di cliché narrativi con un tuffo degno di un olimpionico dell'assurdo.
La trama si snoda come un serpente ubriaco in una festa di topi: inaspettata, caotica, e a tratti ti chiedi se il serpente sia davvero lì o sia solo frutto della tua immaginazione. I personaggi sono così strampalati che in confronto, Alice nel Paese delle Meraviglie sembra una tranquilla passeggiata nel parco. Marco, il protagonista, ha la profondità emotiva di un cucchiaino e la sua trasformazione da impiegato annoiato a viaggiatore on the road è tanto improbabile quanto irresistibilmente divertente.
Sofia, con il suo spirito libero, sembra un incrocio tra un guru di auto-aiuto e una rock star fallita. La sua presenza nel libro è come quella zia pazza che tutti abbiamo: un po' irritante, ma segretamente la preferita di tutti.
Il libro è un cocktail di commedia, dramma e un pizzico di surrealismo, agitato non mescolato. Volo scrive con una penna intrisa di sarcasmo, creando scene che ti fanno ridere tanto da piangere o piangere tanto da ridere, a seconda dell'umore.
In conclusione, "Tutto è qui per te" non sarà il capolavoro letterario del secolo, ma ha il suo fascino bizzarro. È come guardare un episodio di una sitcom dove tutti gli attori hanno dimenticato il copione e improvvisano: un disastro assoluto, ma impossibile da smettere di guardare. Voto: 6/10, per l'audacia di essere così spudoratamente strano e per qualche risata che, volente o nolente, ti strapperà.
Perché te lo consiglio
Te lo consiglio perché a volte nella vita ci vuole un po' di assurdo per capire il normale. "Tutto è qui per te" è un viaggio nel ridicolo che ti farà apprezzare le piccole (e sane) cose della vita.
Perché non te lo consiglio
Non te lo consiglio se il tuo senso dell'umorismo è più secco di un biscotto lasciato fuori dal barattolo. Se cerchi un libro che ti faccia dire "Questa è Arte", beh, forse questo non fa per te.