Un viaggio emozionante nel mondo di Enzo Jannacci. 'Vengo anche io' non è solo un documentario, è un'esplorazione della vita, dell'arte e dell'ironia di un'icona.
Scheda
- Regista: Giorgio Verdelli
- Genere: Documentario
- Durata: 97 min
- Anno: 2023
- Attori principali: Diego Abatantuono, Cochi Ponzoni, Claudio Bisio, Dori Ghezzi, Ranuccio Sodi, Paolo Conte, Vasco Rossi, Roberto Vecchioni e Paolo Rossi.
Argomento
Immagina di entrare in un mondo dove la musica non è solo un insieme di note, ma una porta verso l'assurdo, il sentimentale e l'ilarità pura. Ecco dove "Enzo Jannacci. Vengo anche io" ti porta, in un viaggio guidato dall'uomo che ha trasformato la canzone in un circo dell'anima.
In questo documentario, scopriamo che Jannacci non era solo un cantante o un comico, era un alchimista dell'umorismo e della melodia. Come un mago che estrae conigli dal cappello, Jannacci tirava fuori canzoni che erano allo stesso tempo profonde, divertenti e a volte completamente fuori di testa.
La sua musica era come un caffè troppo zuccherato servito con un bicchierino di vodka - una combinazione inaspettata che ti sveglia e ti stordisce allo stesso tempo. Le sue parole, le sue melodie, tutto in lui era un mix di saggezza da bar, poesia da strada e un pizzico di follia, il tutto servito su un piatto di jazz e folk milanese.
"Enzo Jannacci. Vengo anche io" è una finestra su questo universo parallelo dove la musica non segue le regole, dove una canzone può farti ridere fino alle lacrime e poi farti pensare profondamente sulla vita, l'amore e la società. È un documentario che ti fa realizzare che, a volte, il modo migliore per affrontare la realtà è guardandola da un angolo leggermente storto.
Giudizio
"Enzo Jannacci. Vengo anche io" non è solo un documentario, è come un giro sulla giostra nel parco giochi della musica italiana. Il regista, con la maestria di un prestigiatore, ci conduce attraverso la vita di Jannacci, dove ogni scena è un tassello di un mosaico colorato e un po' folle.
La narrazione è così avvincente che ti senti come se fossi in un caffè con Jannacci, ascoltando le sue storie mentre ti offre un bicchiere di vino e una fetta di saggezza. La fotografia trasforma ogni momento della vita di Jannacci in un quadro vivente, ogni inquadratura è un ricordo che prende vita davanti ai tuoi occhi, colorato, vibrante e sorprendentemente reale.
Ma non è solo una questione di stile. Il documentario è un viaggio emotivo, un rollercoaster che ti porta dalle risate alle lacrime e ritorno, tutto nel giro di una nota musicale. È come se Jannacci stesso stesse lì, tirandoti per la giacca e dicendo: "Ehi, guarda un po' qui!"
E il voto? Diamogli un 10/10, perché in un mondo di documentari che spesso si prendono troppo sul serio, questo è come una boccata d'aria fresca. È un omaggio che non idealizza, ma celebra un uomo con tutte le sue imperfezioni, il suo genio e la sua inesauribile capacità di rendere la vita un po' meno ordinaria.
Perché te lo consiglio
Se la musica è la tua passione e la risata il tuo pasto preferito, questo è il documentario che fa per te.
Perché non te lo consiglio
Non te lo consiglio se cerchi qualcosa di banale e prevedibile. Questo è Jannacci, amici, e lui di banale non aveva proprio nulla.