"Non così vicino", dove le risate e le lacrime si incontrano per un tè. Una storia che ti farà dire: "Ecco, così si fa!"
Scheda
- Regista: Marc Forster, il maestro del non-troppo-drammatico.
- Genere: Commedia con un pizzico di lacrime.
- Durata: 126 minuti (per fortuna non di più).
- Anno: 2023 (un anno buono per i film, spero).
- Basato su: Un romanzo che non hai letto, ma dirai di sì.
- Attori principali: Tom Hanks (sì, ancora lui) e altri fantastici personaggi.
Trama
Immagina un quartiere dove tutti conoscono tutti, e poi c'è Otto, che è il tipo che se la vita gli dà dei limoni, lui li lancia alle persone. Un vedovo scorbutico, con un talento innato per il brontolio e l'arte di rendere la vita degli altri un tantino più infelice. Ma, oh sorpresa, la vita ha altri piani per il nostro eroe burbero.
Entra in scena Marisol, la vicina di casa con la bizzarra abitudine di sorridere alla vita e un'energia che potrebbe alimentare una piccola città. Contrariamente a ogni logica, Marisol decide che Otto ha bisogno di amici. Sì, proprio lui, l'uomo che ha un rapporto d'amore-odio con l'umanità (spoiler: è più odio che amore).
Aggiungiamo al mix un adolescente transgender, Malcolm, che vede in Otto non il burbero del vicinato, ma il marito della sua defunta ma adorata insegnante, e un po' di vicini pittoreschi con i loro piccoli drammi quotidiani. Che cosa potrebbe andare storto?
Tra scontri generazionali, battute sarcastiche, una serie di eventi tragicomici, e forse qualche momento di crescita personale (non si sa mai), Otto impara che forse, solo forse, la vita non è così terribile. E che anche un cuore invernale può sciogliersi, soprattutto se intorno ci sono persone determinate a fartelo riscaldare, volente o nolente.
Una commedia umana che gioca con l'assurdo e l'emozione, dove il cinismo e la tenerezza si incontrano per un tè molto, molto agitato.
Giudizio
Il film ti prende per mano e poi ti spinge giù per una scala emotiva. Cominciamo con la regia di Marc Forster, un uomo che, evidentemente, non ha paura di danzare sull'orlo del melodrammatico senza mai cadere davvero dentro. E poi c'è Tom Hanks, che interpreta un uomo tanto amareggiato che fa sembrare Amleto un ottimista sfrenato.
La trama? Beh, è un po' come quella volta che hai cercato di cuocere qualcosa di gourmet seguendo una ricetta su Internet: inaspettatamente buona, ma con un retrogusto di 'cosa diavolo sto mangiando?'. Si passa dalla commedia al dramma più nero con la stessa facilità con cui si cambia canale dalla soap opera al telegiornale. E la sceneggiatura? Ogni dialogo è un piccolo gioiello di cinismo, tanto da farti chiedere se gli sceneggiatori stessero passando un brutto periodo.
Ma il vero trionfo del film è come affronta temi profondi come la perdita, la solitudine e il ritrovare se stessi senza diventare un manuale di auto-aiuto. I momenti di serietà sono bilanciati da un umorismo così asciutto che ti lascia disidratato.
E i costumi? Beh, sembrano usciti direttamente dal guardaroba di qualcuno che ha detto: 'Sì, questo sembra abbastanza triste'. La fotografia, invece, è così bella che quasi ti distrae dal pensare a quanto sia deprimente la vita del protagonista.
In conclusione, 'Non Così Vicino' è come quel libro che hai iniziato a leggere pensando fosse una commedia leggera, per poi scoprire che è una riflessione esistenziale sulla vita. Ti lascia un po' confuso, un po' più saggio, e con la strana voglia di abbracciare il tuo vicino burbero. Lo voto 9/10, perché, come in tutte le cose della vita, c'è sempre spazio per un po' più di cinismo."
Perché te lo consiglio
Te lo consiglio perché mostra la vita reale, senza filtri Instagram o finzioni. È un viaggio nelle imperfezioni umane, e chi non ne ha?
Perché non te lo consiglio
Non te lo consiglio se cerchi solo azione e esplosioni - qui l'unica esplosione è emotiva.