Drammi divini 101: santi e peccatori del cristianesimo primitivo

Incontra i cervelloni dietro le battaglie bibliche
20 giugno 2024 di
Drammi divini 101: santi e peccatori del cristianesimo primitivo
homoerectus, Alessandro Liggieri

Immergiti nel mondo tumultuoso dei teologi cristiani primitivi, dove teste sacre si scontravano su questioni celesti. È la storia con un pizzico di sacra ilarità!

I santi non così santi

Benvenuto nella parte meno conosciuta ma decisamente più piccante della storia del cristianesimo: la Patristica. Se pensavi che i Padri della Chiesa fossero solo dei tipi noiosi con aureole e sguardi contemplativi, beh, sei fuori strada. Questi ragazzi erano i veri duri del loro tempo, impegnati in dispute teologiche così infuocate che avrebbero fatto arrossire anche il più agguerrito dei litiganti di talk show moderni.

Prendiamo ad esempio Tertulliano. Questo signore, prima di diventare una figura di spicco nella teologia cristiana, era noto per la sua tendenza a scatenare risse verbali con chiunque osasse contraddirlo. Non soddisfatto di rimanere nell'ortodossia, decise che il montanismo – un movimento religioso noto per le sue visioni apocalittiche e la sua rigida moralità – fosse più interessante. Insomma, Tertulliano era il tipo di persona che, se oggi fosse vivo, probabilmente farebbe carriera come influencer di teorie del complotto.

E poi c'è Sant'Agostino, il rockstar della Patristica. Prima di diventare santo e figura emblematica del cristianesimo, Agostino era un giovane piuttosto vivace, per usare un eufemismo. Le sue "Confessioni" non sono solo un'opera teologica, ma un reality show ante litteram in cui racconta delle sue avventure (e disavventure) amorose, delle sue crisi esistenziali e delle sue scappatelle giovanili. Immagina una sorta di diario adolescenziale, ma scritto con la profondità di uno dei più grandi pensatori della storia.

Non possiamo dimenticare San Girolamo, l'uomo che ha tradotto la Bibbia in latino. Potresti pensare che una simile impresa richieda una pazienza e una calma straordinarie. E invece no! Girolamo era noto per il suo carattere irascibile e le sue lettere sono piene di invettive contro chiunque osasse criticarlo. Se fosse vissuto oggi, sarebbe probabilmente il re delle risposte velenose su Twitter.

E poi c'è Origene, il teologo che si è preso così alla lettera l'ammonimento biblico di "se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo" che decise di... beh, autocensurarsi in modo molto drastico. La sua dedizione alla causa era tale che non si fermò davanti a nulla, nemmeno al proprio comfort personale. Un esempio estremo di dedizione che oggi farebbe impallidire anche i più zelanti asceti.

Quindi, la prossima volta che pensi ai Padri della Chiesa, non immaginarti solo delle figure eteree e serene. Pensali come gli eroi drammatici di un'epoca di profondi cambiamenti e scontri ideologici, persone reali con passioni, difetti e un'energia tale da lasciare un segno indelebile nella storia del pensiero umano.

Dai pulpiti alle battute

Se pensi che i sermoni dei Padri della Chiesa fossero solo monologhi noiosi, preparati a cambiare idea. Questi teologi non erano solo predicatori; erano intrattenitori, filosofi e, a volte, veri e propri comici. Certo, non comici nel senso moderno, ma il loro modo di discutere, di polemizzare e di ribattere era degno dei migliori cabarettisti.

Prendi Sant'Agostino, per esempio. Nelle sue "Confessioni", non solo riflette profondamente sulle sue esperienze e sui suoi errori, ma lo fa con un tocco di autoironia che lo rende sorprendentemente moderno. Immagina Agostino come una specie di stand-up comedian teologico che condivide con il pubblico le sue avventure peccaminose con una sincerità disarmante. Se avesse avuto accesso a un microfono, probabilmente avrebbe fatto sold out nei teatri di tutto il mondo.

E poi c'è San Girolamo, l'uomo con la penna più tagliente della cristianità. Girolamo non era uno da prendere alla leggera. Le sue lettere erano piene di sarcasmo e battute pungenti contro i suoi detrattori. Se Twitter fosse esistito all'epoca, Girolamo sarebbe stato il re delle frecciatine online. Il suo stile caustico lo rendeva tanto temuto quanto rispettato, una sorta di maestro di roast teologico.

Origene, d'altra parte, era il filosofo che non esitava a spingere al limite le sue idee, sia in termini di logica che di autocontrollo. La sua dedizione alla causa cristiana era tale che non si fermò nemmeno davanti al sacrificio personale. Immagina Origene come un pensatore radicale che avrebbe potuto tenere conferenze TED sul tema della disciplina estrema, lasciando il pubblico a bocca aperta con le sue storie di rigore ascetico.

Tertulliano, con il suo passaggio dall'ortodossia al montanismo, era il provocatore per eccellenza. Non solo metteva in discussione le dottrine esistenti, ma lo faceva con una retorica così affilata che avrebbe potuto essere considerato un vero e proprio agitatore di folle. Pensa a lui come a un polemista che non temeva di sfidare lo status quo, un po' come quei comici che non hanno paura di toccare argomenti scottanti sul palco.

In sostanza, i Padri della Chiesa erano molto più di semplici predicatori. Erano intellettuali vivaci, pronti a difendere le loro idee con arguzia e passione. Le loro dispute non erano solo questioni di fede, ma veri e propri spettacoli di intelligenza e spirito. Ecco perché, se ti capita di leggere le loro opere, troverai non solo saggezza spirituale, ma anche un sacco di divertimento involontario e battute da applausi.

Fumo santo! Che viaggio!

Quando si pensa ai Padri della Chiesa, è facile immaginarli come figure statiche, sedute serenamente su una nuvola mentre discutono di teologia in un latino impeccabile. Ma la realtà era decisamente più movimentata. Questi uomini non solo hanno plasmato la dottrina cristiana, ma lo hanno fatto con uno spirito combattivo degno di un film d'azione, completo di drammi personali, rivalità accese e un pizzico di scandalo. Benvenuti nel dietro le quinte del cristianesimo primitivo: un mondo dove la fede incontrava la farsa.

Prendi, per esempio, Sant'Agostino. Le sue "Confessioni" non sono solo un trattato teologico, ma anche un reality show ante litteram. Agostino era un giovane piuttosto selvaggio prima della sua conversione, con un passato che includeva un po' di tutto, dai furti di pere a feste decisamente poco cristiane. Quando finalmente abbracciò la fede, portò con sé un bagaglio di esperienze e una capacità di autoironia che rende la lettura delle sue opere un mix affascinante di profondità spirituale e racconti spassosi. Immagina un influencer moderno che pubblica post sinceri su Instagram, ma con la profondità di un filosofo.

Poi c'è San Girolamo, l'uomo che ha tradotto la Bibbia in latino e che, a giudicare dalle sue lettere, aveva un carattere tanto infuocato quanto il deserto in cui visse da eremita. Le sue epistole sono piene di sarcasmo e critiche taglienti verso chiunque osasse mettersi contro di lui. Se Twitter fosse esistito, Girolamo avrebbe avuto milioni di follower solo per le sue risposte velenose ai troll. Era il maestro del roast molto prima che il termine diventasse di moda.

E chi potrebbe dimenticare Tertulliano? Questo teologo, noto per la sua mente acuta e la lingua affilata, passò dall'ortodossia al montanismo, un movimento che enfatizzava la profezia e la rigidità morale. Tertulliano era il tipo di persona che oggi potresti trovare a capo di un movimento radicale su Reddit, sempre pronto a sfidare le norme stabilite e a provocare dibattiti infuocati.

Non possiamo trascurare Origene, che prese il versetto "se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo" in modo decisamente troppo letterale. Origene era noto per la sua dedizione estrema alla causa, tanto da applicare alla lettera alcune delle metafore più ardite delle Scritture. La sua vita è un esempio estremo di come la fede possa spingere a gesti di sacrificio personale che oggi sembrerebbero incomprensibili.

Quindi, la prossima volta che pensi ai Padri della Chiesa, non immaginarli come figure austere e noiose. Pensali piuttosto come gli eroi di un'epoca tumultuosa, impegnati in battaglie teologiche che erano tanto appassionanti quanto esilaranti. La loro eredità non è solo spirituale, ma anche umana, fatta di errori, contraddizioni e momenti di brillante umorismo involontario. E ricordati: ogni volta che leggi una delle loro opere, stai sfogliando le pagine di uno dei viaggi più affascinanti e straordinari della storia umana.

Perché te lo consiglio

Dovresti assolutamente approfondire la Patristica perché sapere perché questi salvatori di anime della vecchia scuola facevano tanto baccano ti offre spunti killer per conversazioni da cocktail. In più, è come guardare una soap opera celestiale in binge-watching.

Perché non te lo consiglio

Forse salta se la tua idea di una notte movimentata è alfabetizzare il tuo scaffale delle spezie piuttosto che decodificare drammi divini. La Patristica è per coloro che amano che la loro storia sia servita con una fetta di caos celestiale.

Drammi divini 101: santi e peccatori del cristianesimo primitivo
homoerectus, Alessandro Liggieri 20 giugno 2024

Newsletter 

Sii il primo a scoprire tutte le ultime novità, recensioni e consigli. Iscriviti alla newsletter.

Condividi articolo